Indebitamento in flessione di 7 mld (-2 mld)
L’Ebit adjusted del quarto trimestre di gruppo è stato pari a 3,6 mld, con una flessione di 0,2 mld rispetto al corrispondente trimestre 2021 per effetto della riclassifica di Azule Energy (attività Eni E&P in Angola) nelle partecipazioni, della minore produzione di idrocarburi e dei proventi one-off 2021 di GGP, in parte compensati dal robusto andamento dell`attività R&M.
L’utile netto adjusted di competenza degli azionisti Eni del quarto trimestre 2022 è stato pari a 2,5 mld, registrando un aumento di quasi il 50% rispetto al corrispondente periodo 2021, quindi un incremento di 0,8 mld, per effetto dei maggiori risultati delle società valutate al patrimonio netto che riflette in parte l`avvio dalla JV Azule, più che compensando il minore risultato operativo.
L’utile netto di competenza degli azionisti Eni del quarto trimestre 2022 di 550 mln è stato ridotto per effetto del fair value dei derivati sulle materie prime per 1,1 mld (rispetto a un provento di 1,7 mld dell’esercizio precedente), delle svalutazioni di attività per 0,9 mld (rispetto alle rivalutazioni di 0,5 mld dell’esercizio precedente) e dalla rilevazione di imposte straordinarie a titolo di contributo solidaristico di 0,7 mld, in parte compensato dallo stanziamento di imposte differite attive di 1,6 mld.
Dopo aver finanziato gli investimenti organici di 8,2 mld, cresciuti del 42% per effetto del rafforzamento del dollaro Usa e della programmata ripresa delle attività di progetto post-lockdown, e la copertura del fabbisogno di capitale circolante, il gruppo ha conseguito un free cash flow organico di 12,8 mld, che sono stati impiegati per finanziare la manovra di portafoglio, ridurre l`indebitamento finanziario netto di 2 mld e remunerare gli azionisti con 5,4 mld mediante il pagamento dei dividendi e il riacquisto di azioni proprie.
Giovanni Lombardi Stronati