Statistiche: “Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero”
Nei 12 mesi terminanti lo scorso febbraio, l’Italia ha registrato un avanzo delle partite correnti di 19,7 miliardi di euro, pari allo 0,9% del PIL (a fronte di un deficit di 30,2 miliardi di euro nello stesso periodo dell’anno precedente).
Lo riporta la Banca d’Italia nella statistica “Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero”, da cui emerge che al significativo miglioramento dei prezzi (un surplus di 52,3 mld contro un deficit di 15,8 mld di euro dell’anno precedente) accompagnato da un lieve miglioramento della bilancia dei servizi (da -10,9 mld a -7,3 mld di euro), e il reddito primario compensano il deficit del saldo dei redditi primari (da -14,1 mld a -6,3 mld) e il lieve peggioramento del saldo dei redditi secondari (da -17,6 mld a -18,9 mld).
A fine dicembre 2023, la posizione netta sull’estero dell’Italia era creditoria per 154,6 mld, pari al 7,4% del PIL; il miglioramento rispetto a fine settembre 2023 (34,8 mld di euro) è dovuto ai disavanzi delle partite correnti e del conto capitale e al saldo positivo degli aggiustamenti di valutazione (in particolare degli aggiustamenti dei prezzi).
A febbraio 2024, le attività sull’estero dei residenti italiani sono aumentate di 8,2 mld di euro. Gli investimenti di portafoglio sono stati pari a 5,6 mld di euro, interamente dovuti all’acquisto di obbligazioni a medio e lungo termine. Gli investimenti diretti all’estero sono aumentati di 3,1 mld di euro, soprattutto grazie alla quota azionaria e agli utili reinvestiti.
Infine, il debito estero è aumentato di 1,2 mld di euro a febbraio 2024. Secondo Bankitalia, il significativo aumento delle passività per titoli di portafoglio (22,7 mld di euro, quasi interamente dovuto agli acquisti esteri di titoli di Stato italiani) è stato quasi compensato da una diminuzione delle passività per altri investimenti (-11,8 mld di euro, cui ha contribuito il netto miglioramento della posizione debitoria in Target) e da una diminuzione degli investimenti (-9,7mld di euro, quasi interamente dovuta a prestiti intersocietari).
Giovanni Lombardi Stronati