All’orizzonte il progetto Academy per “alta e continuativa formazione”
Milano, 15 feb. (askanews) – Il cda dell’Associazione delle enoteche italiane Vinarius ha rieletto presidente Andrea Terraneo “in un’ottica di continuità e con uno sguardo puntato al progetto di Vinarius Academy”.
“Sono onorato e orgoglioso della fiducia che i miei colleghi hanno, ancora una volta, deciso di riporre in me e nel mio operato da presidente” ha dichiarato Terraneo, aggiungendo che “in questo mandato mi concentrerò ancora di più sul ruolo di Vinarius come attore del dialogo che coinvolge le istituzioni e che riguarda la filiera agroalimentare, un atto di primaria importanza in questi anni particolarmente complicati per le enoteche italiane”. “Vinarius – ha aggiunto – continuerà a lavorare per rappresentare una categoria di grande valore nel mondo dei vini e dei distillati e che è un punto di riferimento per produttori e consumatori, con cui ci incontriamo e confrontiamo quotidianamente”.
“Vinarius è e deve rimanere un’associazione attiva sul territorio italiano ma anche all’estero; fuori dai confini nazionali contiamo già sette enoteche associate” ha proseguito il presidente, sottolineando che “per questo motivo stiamo lavorando su Vinarius Academy, un progetto lungimirante che punta su un’alta e continuativa formazione di enotecari e collaboratori e alla creazione di una rete tra enoteche e territori”. “Non a caso – ha concluso – stiamo coinvolgendo per questo 2023 realtà d’eccellenza come Grandi Langhe, il Consorzio Vino Chianti Classico, il Comité Champagne, il Consorzio Tutela Vini Lessini Durello Doc, il Consorzio Vini Alto Adige, il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio Vini del Trentino nell’organizzazione degli stage, di viaggi all’estero e delle ulteriori modalità miste di apprendimento studiate appositamente per i partecipanti”. Il programma, si legge sul sito di Vinarius, “comprende webinar, digital tasting e oltre 15 seminari disponibili online organizzati con la collaborazione di organizzazioni sia italiane che estere come Vins d’Alsace”.