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Vino Nobile di Montepulciano: scoperta preziosa pergamena del 1350

Presentato oggi all’apertura dell’Anteprima della Denominazione a Firenze

Milano, 15 feb. (askanews) – Un rarissimo contratto di mercatura del 17 ottobre 1350, che testimonia l’esistenza di un distretto produttivo e di commercializzazione del vino di Montepulciano (Siena), è stato ritrovato dalla Società Storica Poliziana, in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Lo ha annunciato lo stesso Consorzio, spiegando che il documento, “ad oggi ritenuto il primo per datazione”, era conservato presso il fondo Madonna de’ Ricci (Crociferi) dell’Archivio di Stato di Firenze, e viene presentato in esclusiva per la prima volta all’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che si è aperta oggi alla Fortezza da Basso a Firenze.

Il Consorzio ha avviato negli ultimi anni una serie di ricerche sulle tracce dei vini storici poliziani, e sull’importanza di questi nella vitivinicoltura toscana e nazionale del passato. Proprio nel corso di questi studi, è stato rinvenuto il documento del 1350 che è una registrazione notarile di una società di commercializzazione e esportazione del vino prodotto nelle vigne di un esponente della famiglia signorile dei del Pecora di Montepulciano, attraverso l’intervento del mercante Jacopo di Vanni di S. Fiora. La pergamena, una vera e propria rarità documentale sia per la datazione che per il contenuto, testimonia come ci dice il Repetti nel suo famoso dizionario (Firenze, 1839) che il “vino squisito di Montepulciano, … s’inviasse all’estero da tempi assai remoti”, e fu scritta pochi anni dopo la redazione degli statuti di Montepulciano del 1337 che normavano la produzione, la vendita e la fiscalità del prodotto enologico per il quale la città era già nota in quel profondo passato.

“Un ritrovamento che è avvenuto nei mesi scorsi, grazie al lavoro che stiamo facendo insieme alla Società Storica Poliziana per ricostruire la storia del vino a Montepulciano – ha spiegato il presidente del Consorzio, Andrea Rossi – e che oggi abbiamo potuto presentare alla stampa di tutto il mondo per dimostrare quanto la tradizione vinicola nel nostro territorio sia importante, fin da tempo remoto”.

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