Si è chiusa lunedì a Tortona la due giorni dedicata al Timorasso
Milano, 15 mar. (askanews) – “Siamo davvero molto soddisfatti, questa manifestazione si è confermata un appuntamento centrale per diffondere la conoscenza dei vini Derthona ottenuti dal vitigno Timorasso. Questo antico vitigno autoctono dei Colli Tortonesi è sempre più apprezzato dal pubblico così come dalla critica sia nazionale che internazionale grazie alla sua capacità di riuscire a restituire nel bicchiere il territorio di origine ed essere in grado, contemporaneamente, di sfidare il tempo con grande facilità”. Così il presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, Gian Paolo Repetto, ha commentato la terza edizione di “DerthonaDue.Zero”, che si è tenuta lo scorso fine settimana al Museo Orsi di Tortona (Alessandria).
Nel corso della due giorni organizzata dal Consorzio, a cui hanno preso parte 53 Cantine, è stato possibile degustare in anteprima i vini dell’annata 2021, oltre ad alcuni campioni di vendemmie con più anni sulle spalle. “La stagione 2021 sulle nostre colline, è stata caratterizzata da un inverno non particolarmente rigido e da un’estate certamente asciutta” ha spiegato Davide Ferrarese, agrotecnico di VignaVeritas, aggiungendo che “le annate calde, ormai, si susseguono con una certa frequenza negli ultimi anni, ma non sono tutte uguali e devono essere analizzate in modo puntuale per non cadere in facili generalizzazioni”. “Quest’annata, ad esempio, ha registrato temperature massime intorno ai 30 gradi nei mesi estivi – ha concluso – ma al tempo stesso anche fondamentali escursioni termiche, 15 gradi tra il giorno e la notte, a partire dalla metà di agosto, che hanno consentito al Timorasso di poter far emergere tutte le sue doti e peculiarità”.
Il Timorasso dà il meglio di sé lungo le valli Ossona, Grue, Curone, Scrivia, Borbera e Spinti, un’area molto vasta, caratterizzata da altitudini ed esposizioni differenti anche all’interno della stessa valle, e terreni argillosi, compatti, costituiti in molti casi anche dalle cosiddette marne di Sant’Agata Fossili, le stesse presenti lungo la dorsale che da Barolo arriva fino alla Toscana. “Dobbiamo ancora iniziare a raccontare nel dettaglio tutta questa incredibile biodiversità” ha aggiunto il giornalista Gianni Fabrizio, uno dei curatori della Guida del Gambero Rosso, evidenziando che “il Timorasso è un vino capace come pochi di dare il meglio di sé con il passare degli anni e in grado di sovvertire la storica considerazione dei vini bianchi italiani presente all’estero”.
Il premio “Ambasciatore del Derthona 2023” è stato assegnato a Enrico Crippa, chef del ristorante 3 Stelle Michelin “Piazza Duomo di Alba” (Cuneo). “La famiglia Ceretto ed Enrico Crippa, sin dall’inizio della loro storia negli anni Duemila – ha spiegato il presidente del Consorzio – hanno dato spazio al Timorasso, inserendolo all’interno di una delle carte dei vini più prestigiose d’Italia, donandogli al contempo anche una grande visibilità a livello internazionale”. “Se il Timorasso è diventato così buono è anche per merito delle persone che lo fanno” ha detto Crippa, sottolineando che “abbiamo sempre creduto nei vini bianchi del Piemonte, ecco perché abbiamo inserito nei nostri percorsi anche il Timorasso come grande rappresentante di questa categoria”.
Alla manifestazione è stato infine presentato “Derthona Giovani”: 20 produttori vitivinicoli e 12 aziende del settore food si sono uniti per promuovere, comunicare e valorizzare il territorio dei Colli Tortonesi attraverso l’organizzazione di eventi che coinvolgano le associazioni e le diverse realtà locali, la partecipazione ad eventi food and wine in Italia e all’estero e collaborazioni con enti scolastici e scambi culturali con altre associazioni giovani.