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Ucraina, Poroshenko: mostro della guerra divori il regime di Putin

Un articolo dell’ex presidente sul Formiche.net

Roma, 20 mar. (askanews) – “Non bisogna aspettarsi che le truppe ucraine ‘brucino Mosca’. Il Cremlino deve cadere a causa delle turbolenze interne alla Russia stessa, dovute all’emorragia dei ricavi delle esportazioni di energia, al picco delle importazioni, all’alta inflazione e al crollo del prodotto interno lordo. Il mostro della guerra, scatenato da Putin, deve divorare il suo regime”. Lo scrive l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko in un articolo in esclusiva su Formiche.net.

L’obiettivo, spiega ancora, si può raggiungere con cinque passi. “Primo. Il tetto massimo dei prezzi del greggio e dei prodotti derivati deve essere ridotto costantemente. Secondo. Occorre fissare una quota di fornitura e un tetto massimo di prezzo per i progetti russi di gas naturale liquefatto, che sono diventati una miniera d’oro per finanziare l’esercito di Putin e le sue tasche private. In terzo luogo, il Canale di Suez dovrebbe essere chiuso ai carichi di petrolio e raffinerie di origine russa. Il percorso intorno all’Africa è più lungo, il trasporto è più costoso, il numero di petroliere è maggiore, i costi logistici sono più alti e i profitti sono più bassi. Quarto. Il ramo sud dell’oleodotto Druzhba, che ancora arricchisce la Russia di 4 miliardi di dollari all’anno, deve essere interrotto. Si potrebbero sviluppare alternative per l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Per esempio, può essere un percorso attraverso la Croazia per coprire il loro fabbisogno. Quinto. Proponiamo di imporre sanzioni non solo all’enorme flotta di petroliere ombra russe, ma anche di imporre sanzioni secondarie a coloro che acquistano il petrolio trasportato da queste navi. Allo stesso tempo, queste navi dovrebbero essere identificate come russe non solo dalla loro bandiera, ma anche dai loro reali proprietari effettivi finali”.

“Per salvare il maggior numero possibile di vite umane, dobbiamo adottare misure per dissanguare economicamente la Russia e tagliare i finanziamenti alla sua macchina da guerra”. Aggiunge Poroshenko che invita anche a escludre tutte le banche russe dal sistema Swift.

“È tempo di escludere le banche russe rimanenti dal sistema Swift e di congelare tutti i pagamenti internazionali del Paese aggressore e della cerchia di Putin”. La prospettiva della deswiftizzazione riguarderà tutti quei Paesi che sostengono la Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Così come tutti gli istituti bancari di qualsiasi Paese che aiuti deliberatamente il regime di Putin ad aggirare le sanzioni e a sponsorizzare il genocidio degli ucraini”, continua.

È il primo passo da compiere, secondo l’ex presidente ucraino. “In secondo luogo, tutti i beni congelati della Federazione Russa e degli oligarchi russi dovrebbero essere concentrati in un fondo trasparente sotto le indicazioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea, per garantire la trasparenza e impedire che finiscano nelle mani di funzionari corrotti. Questo fondo dovrebbe essere interamente dedicato al sostegno dell’Ucraina”, aggiunge. “In terzo luogo, dovremmo liberarci del petrolio e del gas russo in tutte le sue forme, prezzi, modalità e vie di consegna. Il ricatto della Russia non dovrebbe essere preso in considerazione. Si tratta di una quota pari al 7% del mercato petrolifero globale, che può essere sostituita dagli Emirati Arabi Uniti, dall’Arabia Saudita, per esempio. Per quanto riguarda i derivati del petrolio, circa il 30% della capacità di raffinazione globale rimane libera. Il mercato globale si sta adattando alle sanzioni contro la Russia senza alcuno shock per gli operatori”, conclude.

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