Dal 2026 anche una biposto Stradale da mille CV a 2,75 mln euro
Milano, 28 feb. (askanews) – Isotta Fraschini riparte dall’Automobile Club Milano, dove nel 1904 ottenne la sua prima licenza di costruttore automobilistico. Il brand di auto sportive di lusso nato nel 1900 a Milano da un’idea di Cesare Isotta e dai fratelli Oreste, Antonio e Vincenzo Fraschini ha presentato in anteprima mondiale la Tipo 6 Competizione, la vettura che segnerà il ritorno al motorsport nel campionato World Endurance Championship (Wec) categoria Lmh, il prossimo luglio a Monza con il team Vector.
A ridare vita al brand, una cordata di imprenditori guidati da Alessandro Fassina, che ricopre la carica di presidente, attraverso il veicolo Isotta Major cui fa capo l’80% del capitale. I nomi degli altri soci non sono stati resi noti. Nel ruolo di Ad c’è Enzo Panacci, mentre la gestione sportiva è affidata a Claudio Berro, entrambi nel Cda. Il restante 20% del capitale è controllato da Nad Investment. “Le competizioni saranno il nostro veicolo di marketing, abbinate all’esclusività del Made in Italy e a performance uniche”, ha detto Fassina.
Il piano industriale prevede un investimento di 100 milioni di cui 25 già versati dai soci. Non è previsto il ricorso al finanziamento bancario. L’obiettivo è di produrre 50 esemplari Tipo 6 Competizione nei prossimi 4 anni. Dalla Tipo 6 Competizione nasceranno una versione Pista per piloti privati e una hypercar Stradale biposto che sarà in vendita dal 2026 al prezzo di 2,75 milioni di euro, più tasse. L’investimento per lo sviluppo dell’hypercar stradale, interamente personalizzabile, è stimato in circa 70 milioni, mentre l’obiettivo a tendere è di produrne 30/40 unità l’anno. “Ogni macchina sarà esclusiva, fino a progetti one-off. Con 30 vetture l’anno superiamo il break even. Come mercati guardiamo a Canada, Stati Uniti, Emirati e Cina. C’è parecchio interesse, una vettura l’abbiamo già venduta a un cliente italiano”, ha detto Fassina.
La Tipo 6 Competizione a trazione integrale, prodotta e sviluppata dalla Michelotto Engineering di Padova, è realizzata interamente in fibra di carbonio, ha una potenza di 1020 cavalli sprigionati da un motore elettrico all’anteriore e un V6 3.0 termico al posteriore. Il peso è inferiore ai 1.000 kg per uno 0-100 in 2,2 secondi.