Esame sprint a palazzo Madama dopo l’ok di Montecitorio
Roma, 21 feb. (askanews) – Governo e maggioranza corrono sull’approvazione del dl Ong che contiene la stretta sull’attività delle navi che si occupano dei salvataggi in mare. Il provvedimento, che è in seconda lettura, è stato incardinato oggi in commissione Affari costituzionali ma già domani approderà nell’Aula del Senato per l’ok definitivo entro giovedì, probabilmente con una nuova fiducia.
A stabilire il rapido timing, la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Il provvedimento va portato in Aula entro domani e approvato entro giovedì “anche se non concluso in commissione”, ha puntualizzato il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo uscendo dalla capigruppo, prefigurando la presentazione di diversi emendamenti dalle opposizioni.
Entro stasera, alle ore 21, scade il termine per le proposte di modifica che verranno esaminate nella seduta della commissione di domani. Nel pomeriggio, verranno votate in Aula le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni e poi si passerà all’esame del testo con l’obiettivo di governo e maggioranza di licenziarlo in via definitiva entro dopodomani (pure se per la conversione in legge c’è tempo fino al 3 marzo).
Nel decreto sono contenute le condizioni e le regole cui debbono attenersi le navi delle Organizzazioni non governative per poter svolgere la loro attività. Tra queste rientrano, ad esempio, il fatto che sia stata richiesta, nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco e che il porto di sbarco assegnato dalle competenti autorità sia raggiunto senza ritardo per il completamento dell’intervento di soccorso. Circostanze queste che di fatto ostacolano salvataggi multipli.
“Salve le sanzioni penali quando il fatto costituisce reato”, in caso di violazione delle nuove regole si applica al comandante della nave una sanzione amministrativa fino a 50mila euro con l’estensione della responsabilità solidale ad armatore e proprietario e, “in caso di reiterazione della violazione”, è prevista la sanzione accessoria della confisca della nave.