Simulazione su capacità americana d’intercettare un attacco
Roma, 15 mar. (askanews) – Un team di ricercatori cinesi ha valutato che un attacco missilistico lanciato dalla Corea del Nord sarebbe capace di colpire una città degli Stati uniti centrali, se la difesa aerea americana non dovesse intercettarlo, in circa 33 minuti. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.
La ricerca, condotta dall’Istituto di ingegneria dei sistemi elettronici di Pechino sotto la guida di Tang Yuyan e poi pubblicata sulla rivista in lingua cinese “Tecnologia moderna di difesa”, ha simulato un lancio di un missile intercontinentale balistico a lungo raggio (ICBM) Hwasong-15, entrato in forza nel 2017 alle unità missilistiche di Pyongyang e con una gittata effettiva di 13mila chilometri “sufficiente per colpire qualsiasi punto degli Stati uniti”, secondo Tang.
Nell’articolo pubblicato dalla rivista si dà conto di una simulazione di lancio dalla città di Sunchon, al centro della Corea del Nord, con obiettivo lo stato centrale Usa del Missouri.
Il quartier generale della difesa antimissilistica statunitense, secondo questo studio, riceverebbe l’avviso del lancio avvenuto circa 20 secondi dopo. Partirebbero quindi entro 11 minuti i primi missili intercettori da Fort Greely in Alaska. Se fallissero, un’altra raffica d’intercettazione verrebbe lanciata dalla Vandenberg Space Force Base in California.
La simulazione cinese suggerisce che l’attuale rete di difesa missilistica Usa, sebbene dotata di una forza impressionante, presenta delle lacune nel suo sistema “Kill Chain” per identificare e intercettare un attacco nemico.
Non è la prima volta che ricercatori cinesi effettuano una simulazione di attacco su territorio americano. Negli ultimi anni a Pechino c’è un crescente interesse rispetto alla eventualità di un attacco diretto su territorio Usa, anche in reazione alla crescente attività militare statunitense in aree come il Mar cinese meridionale, lo Stretto di Taiwan e la penisola coreana.
Particolamente rilevante, al momento, sono le valutazioni sulla capacità d’intercettazione della difesa missilistica Usa rispetto ai missili ipersonici. Tang ha rilevato che anche la Corea del Nord sta sviluppando testate plananti ipersoniche con la capacità di cambiare rotta in atmosfera, rispetto alle quali gli Usa “attualmente non hanno la capacità di contrasto” nello spazio vicino.
Nella loro storia gli Stati uniti non sono mai stati oggetto di un attacco aereo o missilistico diretto al proprio territorio da parte di una nazione straniera, se si esclude l’episodico caso di una serie di palloni armati lanciati dal Giappone nella seconda guerra mondiale, che arrivarono fino al territorio americano provocando una vittima.