Roma, 15 feb. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, in collaborazione con la Shanghai Film Distribution and Exhibition Association, presenta la “Retrospettiva di Federico Fellini”, programmata dal 5 al 19 febbraio 2023 nelle sale cinematografiche Wanping Theatre e Grand Theatre di Shanghai.
Nell’ottobre del 2021 la “Retrospettiva di maestri italiani del cinema italiano” ha ottenuto un grande successo. Quest’anno la rassegna presenta al pubblico alcuni capolavori di un grande maestro del cinema italiano: Federico Fellini. L’evento ha in programma la proiezioni di alcuni classici del maestro, tra cui Boccaccio ’70, il film che aprirà la retrospettiva domenica 5 al Wanping Theatre, La strada, La dolce vita e 8½.
Titoli in rassegna
La strada (1954)
La strada (1954), un film su una coppia di artisti girovaghi caratterizzato da intonazione onirica e morale spiritualista che stentò a farsi apprezzare in Italia ma si riscattò all’estero quando nel 1957 ottenne l’Oscar per il miglior film straniero.
Le notti di Cabiria
Le notti di Cabiria (1957), un film che propone un ritratto agrodolce di una prostituta romana ispirato a un fattaccio di cronaca, premio per la migliore attrice al Festival di Cannes del 1957 e vincitore a sorpresa del secondo Oscar consecutivo al film straniero.
La dolce vita (1960), un film ideato sull’esplosione della mondanità romana dell’estate 1958, da leggersi ancora una volta come momento di crisi e trapasso dalla vecchia Italia verso una difficile modernità. L’affluenza del pubblico fu eccezionale: un fenomeno che attestò la voglia di cambiamento dell’Italia alle soglie degli anni Sessanta.
Boccaccio 70
Boccaccio ’70 (1962), un film collettivo in quattro episodi diretti rispettivamente da Vittorio De Sica, Federico Fellini, Mario Monicelli e Luchino Visconti. Nel suo episodio “Le tentazioni del dottor Antonio”, Fellini mette in burletta un personaggio supermoralista perseguitato dall’immagine gigantesca della Ekberg scesa da un manifesto.
Otto e mezzo
8½ (1963), un film in cui l’attore protagonista (Mastroianni) funge da autoritratto di un regista che non riesce a iniziare un film perché sconvolto dalle emozioni del proprio passato, del presente e della fantasia. Primo premio fra accesi contrasti al Festival di Mosca del 1963, 8½ ebbe un esito straordinario in tutto il mondo e diventò il riferimento inevitabile del cinema di confessione e introspezione.
I clowns
I clowns (1970), un film realizzato fra Roma e Parigi, uno special TV, fra inchiesta giornalistica e divagazione poetica.
Federico Fellini: Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. [Fellini è] uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso sugli sviluppi del cinema nella seconda metà del Novecento, laureato anche per questo con cinque premi Oscar, nel 1957 per La strada (1954), nel 1958 per Le notti di Cabiria (1957), nel 1964 per 8 ¹/² (1963), nel 1976 per Amarcord (1973) e nel 1993 con un Oscar alla carriera.
Con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza sia umana sia espressiva ha attraversato la storia del cinema con i suoi film. In questo egli è stato realmente un grande spirito italiano, nella cifra di quella tradizione tutta musicale che ha saputo sposare la soavità a una percezione forte, profonda, drammatica dell’esistenza. (Fonte: Enciclopedia del Cinema Treccani)