Lavorerò per unità, saremo un bel problema per il governo Melon
Milano, 27 feb. (askanews) – Elly Schlein ribalta il voto dei circoli e diventa la prima donna segretaria nella storia del partito democratico. Con il 53,8 per cento dei voti, dato ancora non definitivo, ha staccato il suo rivale Stefano Bonaccini al 46.2 per cento, prevalendo soprattutto nelle grandi città e nelle Regioni del nord, come la Lombardia, dove ha raggiunto il 65%, e del Centro Italia, ma anche nella Sicilia. E’ la prima volta che il voto delle primarie ai gazebo, al quale partecipa anche chi non ha la tessera Pd, ribalta quello degli iscritti.
La vittoria di una donna giovane, 37 anni, che si definisce “ecologista, femminista e di sinistra”, ha le premesse per provocare un profondo cambiamento nel partito democratico. “Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara”, sono state le prime parole della Schlein. Che ha aggiunto: “Saremo un bel problema per il governo Meloni”. L’elezione della nuova leader del pd, che si è iscritta al partito solo prima della sua candidatura alle primarie, viene considerata “un fatto politico di grande rilievo”, come ha detto lo storico dirigente del Pd Goffredo Bettini, che “dà il segno di una radicale innovazione”, è un “inequivocabile segnale” di una “spinta più a sinistra” del partito e che appare destinata ad avere ripercussioni nell’assetto dell’intero centrosinistra, sia nel Terzo Polo sia nel Movimento 5 Stelle.
E’ stato Stefano Bonaccini, battuto dal voto “aperto” degli elettori del pd, dopo la vittoria tra gli iscritti, a congratularsi con la sua avversaria nella corsa alla leadership: “Da domani tutti a dare una mano a Elly, per il rilancio del Pd”, ha detto, riconoscendo che “Elly è stata in grado di interpretare il cambiamento”.
Alla Schlein sono giunti già ieri sera gli auguri della premier Meloni: “Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l’elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro”.
Tra i suoi sostenitori, il primo a parlare è stato Dario Franceschini, ex segretario del partito e più volte ministro della Beni culturali, che ha parlato di “Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo” e dell’inizio “davvero una nuova storia”. Nel suo discorso dopo la vittoria alle primarie dal suo comitato elettorale, Schlein ha ribadito il suo programma di “difesa dei più poveri, dei lavoratori sfruttati, per difendere la scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a un’aggressione squadrista. Saremo qui a fare le barricate contro ogni taglio sulla sanità pubblica”.
In attesa del passaggio di consegne, dal segretario uscente Enrico Letta, che gli ha fatto gli auguri affermando che “Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta”, Schlein ha chiamato il partito all’unità: “Da domani lavoreremo insieme, lavoreremo per l’unità, non possiamo permetterci altro”. “Il mio impegno – ha detto – sarà quello di essere la segretaria di tutte e di tutti, indistintamente. Questa è la responsabilità che abbiamo. Solo così lavoreremo insieme per tornare a vincere presto insieme. Questo chiedo anche a loro di fare. Mi spetta una grande responsabilità, quella di tenere insieme la nostra comunità”.