Pronti a operare per consentire a Regioni di rafforzare servizi sanitari
Roma, 21 mar. (askanews) – “La carenza di personale è un tema prioritario”, perché “veniamo da decenni di definanziamento della sanità, di cui hanno fatto le spese in modo drammatico anche gli infermieri, che nel sistema dell’assistenza hanno un ruolo centrale, insostituibile. Da parte del Governo c’è la massima attenzione e la volontà di dare risposte chiare in tempi brevi”. Lo dice il ministro della Salute Orazio Schillaci in un’intervista appena pubblicata su Nursind Sanità (www.nursindsanita.it). Secondo Schillaci per rendere più attrattiva la professione infermieristica bisogna da una parte rivalutare “il trattamento economico” e dall’altra valorizzarla “dentro una rete assistenziale potenziata, che permetta anche una migliore organizzazione del lavoro”. Lo scopo è rendere quest’ultimo “più gestibile, senza più turni massacranti e con il rischio che questi possano ripercuotersi sulla qualità dell’assistenza”. “Anche per quanto riguarda gli infermieri – prosegue il ministro – è importante programmare bene gli accessi ai percorsi di studio, avendo come punto di riferimento il fabbisogno del personale, con attenzione all’offerta universitaria e alla formazione specialistica. Allo stesso tempo, non trascuriamo l’importanza delle prospettive di carriera”. Il ministro si è soffermato poi sul tema caldo delle aggressioni ai sanitari “in particolare nei Pronto soccorso” definendole “inaccettabili” e aggiungendo: “Il lavoro portato avanti dal Tavolo dedicato ai Ps e dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza dei professionisti della sanità ci consentirà di avere un quadro più chiaro per intervenire a tutela della loro incolumità”. A proposito del Pnrr e dell’assistenza territoriale, infine, Schillaci spiega: “L’obiettivo è avere una rete territoriale moderna, fortemente integrata e in grado di garantire a tutti equità di accesso alle cure. È evidente che occorre accompagnare questo processo con investimenti sul personale. Siamo al lavoro per potenziare gli organici e, se serve – conclude -, saremo pronti ad agire ulteriormente sui vincoli di spesa per consentire alle Regioni di rafforzare i loro servizi sanitari”.