In programma al museo di Trento e Rovereto dal prossimo 21 aprile
Milano, 6 mar. (askanews) – La luce, in primis, e il suo corrispettivo antitetico, l’ombra non intesa nella sua connotazione negativa bensì quale proiezione misteriosa, entità invisibile in assenza di luminosità: questi i temi al centro di “Chiara Dynys. L’ombra della luce”, il Focus espositivo dell’artista Chiara Dynys, a cura di Daniela Ferrari, in programma presso il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto dal prossimo 21 aprile fino al 27 agosto 2023.
Il progetto, che rientra fra quelli organizzati presso gli spazi non convenzionali del museo – quali la piazza ed il foyer – ruota attorno alle tematiche distintive del percorso dell’artista.
Gran parte del lavoro di Dynys è caratterizzato dalla luce che indaga lo spazio creato dalla luce. Presentata in collaborazione con WEM Gallery, la Giuseppe’s Door, come soglia magica, accoglie nella piazza del museo i visitatori: una grande scultura in corten e vetro di Murano fotosensibile, le cui lastre hanno la proprietà di caricarsi di luce solare che viene rilasciata la notte con una fluorescenza “fantasmatica”.
Dynys afferma che una porta è una sfida, il coraggio nell’andare oltre, un nuovo inizio. All’interno del foyer e in collaborazione con Building, sette Giuseppe’s Door attraggono il pubblico con i loro colori brillanti. Le opere, che si rifanno al modello concepito dall’artista nel 1993 ai tempi della mostra al Museo di Saint-Etienne sono in vetro di murano colorato: un caleidoscopio di luci che si riflettono sulle sculture generando significati emozionali sempre nuovi.
Dalla luce sprigionata dalla grande porta che si staglia in piazza e dalle sculture piccole, si passa alla luce della consapevolezza emanata degli Enlightening Books, libri illuminanti, esposti sempre nel foyer del museo.
(In foto: Chiara Dynys, Giuseppe’s Door, diurna, photo Andrea Bonatti, Courtesy FAI – Villa e Collezione Panza, Varese)