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Il presidente del Comites di Berlino scrive ai connazionali

Quadrelli illustra le visite alle comunità di italiani

Roma, 16 mar. (askanews) – Il presidente del Com.It.es di Berlino Federico Quadrelli, ha scritto una lettera a tutti gli italiani che appartengono alla zona per presentarsi e informare i connazionali delle attività svolte e da svolgere per la comunità di italiani che vivono all’estero.

Di seguito il testo della missiva.

“Care/i, con questo messaggio mi rivolgo a voi come nuovo Presidente del Com.It.Es della circoscrizione consolare di Berlino per presentarmi e per informarvi delle recenti attività. Attraverso la newsletter, videomessaggi ed occasioni di confronto digitali o in presenza, voglio mettermi a vostra disposizione nel modo più trasparente possibile. Questa comunicazione sarà quindi la prima di tante altre”.

“Il nostro Com.It.Es non rappresenta solo la comunità di Berlino, bensì anche quelle che vivono in Brandeburgo, Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia. Un territorio vasto dove italiane ed italiani vivono distanti tra di loro e spesso con poche occasioni di incontro. Per questo motivo sono orgoglioso di comunicare che per la prima volta nella storia del nostro Com.It.Es sono stati realizzati incontri istituzionali proprio con quelle comunità”, spiega Quadrelli.

“Il mese di febbraio è stato dedicato a questo e qua vi racconto come è andata. Ho iniziato facendo visita al Console Onorario di Lipsia, il Dott. Dietger Niederwieser e poi alla Co-Presidente del locale Migrantenbeirat, la Dott.ssa Francesca Russo. Lipsia è una città in espansione, molto dinamica e giovane. Le necessità che la comunità italiana ha sono diverse – spesso ma non sempre -, da quelle di chi vive a Berlino. La questione dei servizi consolari è emersa come rilevante e su questo abbiamo già avuto modo di fare un importante passo avanti di cui sono orgoglioso. In occasione della seconda assemblea ordinaria del Com.It.Es ho invitato la dott.ssa Francesca Russo ad intervenire alla presenza della rappresentanza consolare ed ho proposto che il consolato sviluppi una relazione anche con il Migrantenbeirat che oggi è co-presieduto da un’italiana per rafforzare la presenza sul territorio e avere un ulteriore interlocutore”.

“Di natura diversa sono invece le richieste emerse dall’incontro avuto a Magdeburgo, nella Sassonia-Anhalt, con la Dott.ssa Elena Orsini, fondatrice del Centro Italiano di Cultura Sachsen-Anhalt (CIMA e.V.) e attuale presidente del gruppo. – racconta ancora il presidente – L’assenza di istituzioni italiane radicate e anche di centri universitari che trattino il tema della cultura e della lingua italiana comporta un distacco rispetto ai temi culturali ed artistici. CIMA e.V. ha quindi un compito importante da assolvere e noi non ci tireremo indietro”.

“La specifica caratteristica della migrazione italiana a Magdeburgo e dintorni ha poi messo in evidenza due questioni urgenti su cui occorre intervenire: (1) la questione delle informazioni in lingua italiana da fornire circa il diritto del lavoro e sull’accesso ai servizi sociali e sanitari da un lato, e (2) il tema dell’apprendimento della lingua italiana per le seconde e terze generazioni dall’altro. Su questi temi abbiamo trovato una convergenza di interessi con altri gruppi stranieri in città. Ho incontrato il Dott. Krzysztof Blau, Presidente dell’Auslandsgesellschaft Sachsen-Anhalt e.V. e già Migrationsbeauftragte della città di Magdeburgo, per iniziare a riflettere su quali iniziative portare avanti insieme come istituzioni operanti nello stesso ambito sui diritti sociali, civili e politici delle nostre comunità”.

“Questi incontri si sono poi conclusi a Dresda, dove ho incontrato il Console onorario Sig. Andreas Aumüller che mi ha illustrato un’altra prospettiva. La comunità italiana lì è molto piccola e caratterizzata da un background essenzialmente accademico. Le necessità sono quindi diverse e orientate più all’offerta culturale e sociale, ma certo non manca il bisogno di avere accesso ad informazioni pratiche relative al rilascio di documenti, anche se numericamente è emerso come tema marginale. A Dresda esiste un Italien-Zentrum come a Berlino, anche se adesso ci sono cambiamenti in corso. Qui il bisogno sembra essere più quello del rapporto stretto con la capitale e le istituzioni italiane, ambasciata, consolato ed istituto italiano di cultura (IIC)”, aggiunge ancora Quadrelli nella sua lettera.

“Quello che questi incontri hanno rappresentato è molto importante: abbiamo messo le basi per la creazione di una rete di cooperazione ampia, tra attori italiani e tedeschi, per rendere il Com.It.Es un vero punto di riferimento per le varie comunità presenti sul nostro territorio e per le differenti necessità che esse portano con sé”.

“Ho registrato un grande entusiasmo e una voglia di lavorare insieme che mi lascia ben sperare. Adesso sarà una nostra responsabilità rafforzare queste relazioni e sviluppare progetti importanti ed utili per le comunità. L’obiettivo ultimo deve essere quello di avvicinare e coinvolgere le persone. Essere veri attori per l’integrazione sociale, culturale, economica e politica delle nostre concittadine e dei nostri concittadini”.

“Tutto questo va di pari passo con l’altra necessità: migliorare l’offerta anche per Berlino, dove certo la comunità è più numerosa, ma non meno diversificata. Questo primo messaggio vuole essere un invito a tutte e tutti voi per prendere contatto con il Com.It.Es e dare finalmente forma a questa comunità che altrove ho definito ‘inconsapevole'”, conclude.

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