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Firmato a Roma accordo collaborazione Antonianum-Centro Islamico

Durante convegno “Energie di pace. Fare energia per la pace”

Roma, 13 mar. (askanews) – E’ stato firmato durante il convegno “Energie di pace. Fare energia per la pace” organizzato alla Pontificia Università Antonianum a Roma nel decennale dell’elezione di Papa Francesco, un accordo quadro di collaborazione tra la Pontificia Università Antonianum e dal Centro Islamico Culturale D’Italia, che sovrintende la Grande Moschea di Roma, per una collaborazione nell’ambito del quale dare vita ad una comunità energetica. Sullo sfondo si collocano importanti testi quali: la costituzione apostolica di Papa Francesco Veritatis gaudium relativa alle università e facoltà ecclesiastiche, il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb nel quale si sottolinea che “il dialogo, la comprensione, la diffusione della cultura della tolleranza, dell’accettazione dell’altro e della convivenza tra gli esseri umani contribuirebbero notevolmente a ridurre molti problemi economici, sociali, politici e ambientali che assediano grande parte del genere umano” e la Lettera Enciclica Fratelli Tutti del Papa nella quale si indica che “l’arrivo di persone diverse, che provengono da un contesto vitale e culturale differente, si trasforma in un dono”.

Erano presenti fr. John Puodziunas, Economo Generale dell’Ordine dei Frati Minori, l’Imam Nader Akkad, Grande Moschea di Roma, il dott. Abdellah Redouane, Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma, fr. Massimo Fusarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori, il prof. Augustin Hernandez Vidales Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum.

Un progetto condiviso di comunità energetica tra la Pontificia Università Antonianum ed il Centro Culturale Islamico d’Italia come primo esempio vivente di profonda collaborazione e sinergia tra le comunità di appartenenza: il progetto si colloca nel desiderio delle parti di dare concretezza alla Fratellanza Umana con buone e leali volontà, per invitare tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una prima opportunità concreta per l’Italia, con particolare riguardo alla comunità cittadina di Roma Capitale, innesco progettuale aperto alle nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli.

Specificamente, il progetto congiunto di comunità energetica si pone come strumento attivo di diplomazia della cultura nel sentiero di adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato la storicità del momento. Il Magnifico Rettore dell’Antonianum prof. Augustin Hernandez Vidales in apertura di convegno ha richiamato i tre ambiti della dimensione accademica: la ricerca, l’insegnamento e la ricaduta dell’attività accademica sul territorio. Occorre “Unire intenti per fare sì che le idee accademiche confluiscano insieme per un cambio di paradigma, desiderio auspicato dal Papa per il bene di tutto il mondo” e ricordando l’idea di fare rete a tutto campo come ripetuto nel cap. 4 della Veritatis Gaudium, ha sottolineato che l’Università non deve essere a se stante ma deve fare rete dove si trova perché più fitta è la rete meglio si realizza il desiderio del Papa, effettuare il cambio di paradigma.

Il Ministro generale fr. Massimo Fusarelli ha espresso grande soddisfazione per questo momento, significativo anche per la sua coincidenza con l’anniversario dell’elezione di Papa Francesco che dà la misura del cammino fatto in questi anni, “riuscire a coniugare il dato della fede con la storia, come un dato che appartiene alla profondità della nostra azione”. Fr. Fusarelli, che ha ricordato che nel 2025 saranno 800 anni dalla composizione del Cantico delle creature di san Francesco, citando Origene, “nova semper innovanda sunt”, le cose nuove devono sempre essere innovate, ha concluso: “Non ci limitiamo oggi ad aprire solo una porta, vogliamo rimanere su questo percorso”.

Il Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma, dott. Abdellah Redouane, ha sottolineato come negli ultimi dieci anni i rapporti con il Vaticano si sono rafforzati: “Con la firma di oggi si aggiunge un nuovo tassello. Firmare un’intesa fra un ente islamico e uno cattolico è per noi molto importante perché si traccia esempio per altri da seguire: qui siamo sempre stati accolti bene e siamo felici di firmare questa intesa, daremo concretezza ai grandi discorsi”. L’ Imam Nader Akkad, Grande Moschea di Roma, ha sottolineato come si tratti di una firma epocale, “un patto comune per produrre energia per la pace e per donare energia” e nel ricordare che la comunità musulmana italiana è un modello per altre comunità mondiali, ha concluso: “Passaggio dal dialogo incartato al dialogo incarnato e con questa firma facciamo questa trasformazione”.

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