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Da Rse e Anie un’analisi sul vettore idrogeno e sue potenzialità

Presentato studio su stato e prospettive dell’industria italiana

Milano, 2 mar. (askanews) – E’ stato presentato a Milano il volume “Il vettore idrogeno: stato dell’arte e potenzialità dell’industria italiana” targato RSE- Ricerca Sistema Energetico e Anie. Il volume esplora le motivazioni che giustificano il ricorso all’idrogeno, le possibili filiere di produzione, trasporto e utilizzo, i relativi costi, le criticità da affrontare sul piano finanziario, legale e regolatorio, aprendo un focus su diversi casi studio ed esplorando le tecnologie sviluppate, gli scenari di sviluppo e gli ambiti di intervento necessari per l’utilizzo di questo vettore.

Il volume è stato presento nel corso di un incontro aperto dai saluti di benvenuto di Federica Guidi, presidente di ANIE Energia, e di Maurizio Delfanti, amministratore delegato di RSE.

“L’analisi proposta in questo volume da RSE e ANIE, l’ultima di un percorso di studio congiunto avviato da tempo, mette in luce la progressiva importanza del vettore idrogeno per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – ha commentato l’amministratore elegato di RSE – Le attività condotte da RSE sul tema idrogeno, a partire dalla Ricerca di Sistema, seguono un approccio applicativo, che suscita l’interesse degli operatori, nella traiettoria che conduce al net zero entro il 2050. È proprio in questo contesto che si inseriscono le esigenze di sviluppo di realizzazione di infrastrutture che consentano al nostro Paese di farsi trovare pronto alle sfide con cui dovremo misurarci nei prossimi anni”.

“Un aspetto in particolare che abbiamo cercato di approfondire è quanto il settore industriale italiano sia in grado di svilupparsi in questa direzione, evitando i meccanismi di dipendenza da tecnologie importate – ha commentato Luigi Mazzocchi, direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di RSE – È evidente che esiste una struttura industriale già abbastanza sviluppata, e che inoltre sta muovendosi verso una crescita dimensionale e una maggiore integrazione produttiva, favorita anche dai meccanismi di finanziamento del PNRR”.

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