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Cvetic (Masciarelli): il nostro vino è anche accoglienza e solidarietà

La Cantina abruzzese da 2 mln di bottiglie tra enoturismo e charity

Milano, 21 feb. (askanews) – “Per noi charity non significa fare semplicemente una donazione ma dare voce ai progetti, lasciare un segno, una memoria”. Parola di Marina Cvetic, la donna che dopo la morte di suo marito Gianni Masciarelli scomparso 15 anni fa, ha reso Masciarelli Tenute Agricole non solo una delle più significative aziende vinicole del Centro-Sud Italia ma una realtà internazionale presente in 58 Paesi. “Abbiamo iniziato a fare solidarietà nel 2017 con il ‘Progetto Noemi’ e poi abbiamo proseguito con altre associazioni” continua Cvetic, spiegando che quest’anno una parte del ricavato delle vendita del suo “Abruzzo Pecorino DOC Castello di Semivicoli 2022” sarà devoluto all’Associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa). Il vino, dunque, non solo come prodotto (“che decliniamo in grandi volumi così come in limitati ‘tailor made’”) ma come veicolo di cultura e conoscenza, e strumento di solidarietà.

Nata nel 1981 con 2,5 ettari di vigneti in provincia di Chieti, oggi Masciarelli Tenute Agricole conta su 300 ettari divisi in una sessantina di appezzamenti nelle quattro province abruzzesi. La produzione annuale è di oltre due milioni di bottiglie, il 45% delle quali va all’estero, generando circa il 55% del giro d’affari complessivo. Sette le linee di prodotto per un totale di 22 etichette, tra cui il vino più rappresentativo e premiato della Cantina: il “Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma”. Ma Cvetic guarda sempre in avanti (“a dove saremo tra 40 anni e che uve vorremo raccontare”), e spiega ad askanews che con il riscaldamento globale e i pasti che sono sempre più leggeri e spesso consistono in una sola portata, crediamo fortemente nel Cerasuolo, un vino ottenuto da uve 100% Montepulciano vinificate in bianco, che si accompagna benissimo con tutti i piatti, molto invitante e ‘friendly'”. “Ha la stessa freschezza del nostro Pecorino in acciaio” spiega, ricordando che “il 2022 è stata un’ottima annata per il Pecorino, che ha una maturità pazzesca, con una bella acidità e una grande eleganza”.

Da una ventina d’anni, prima insieme con Gianni e poi con le figlie, Cvetic porta avanti anche un progetto di agriturismo che ha trovato sostanza nel 2004 nell’acquisto del Castello di Semivicoli, una meravigliosa dimora baronale seicentesca tra i vigneti di Trebbiano nel comune di Casacanditella, nell’entroterra di Chieti. “Abbiamo aperto la residenza nel 2009 e attraverso il vino e la cucina raccontiamo i nostri quattro territori, l’Aquilano, il Pescarese, il Teramano e il Chietino” racconta l’imprenditrice, aggiungendo che “poi abbiamo aperto la Cascina di Chiara a San Martino sulla Marrucina (Chieti), un piccolo agriturismo circondato da dieci ettari di vigna”. Due “wine resort” destinati ad accogliere visitatori attenti, rispettosi e curiosi di conoscere storia, tradizioni, calori e sapori di questo territorio. “All’Abruzzo serve più turismo per far conoscere le sue bellezze e veicolare i suoi prodotti – sottolinea – e come per il resto d’Italia bisogna imparare a fare più sistema”.

Alla Cantina, si aggiunge dal 2005 la “Gianni’s Selection”, azienda di distribuzione specializzata nella selezione, importazione e distribuzione in Italia di vini di alta gamma provenienti da diverse aree d’Europa. “Quest’anno introdurremmo certamente un paio di nuove aziende che annunceremo nei prossimi mesi” annuncia Cvetiv che di Masciarelli è amministratore unico, ma è soprattutto la sua appassionata e instancabile animatrice, oltre ad essere membro dell’Italian signature wines academy (Iswa) e dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aida).

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