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Cina rilancia la sua iniziativa “per la sicurezza globale”

Pechino: no a egemonia, soluzioni pacifiche attraverso dialogo

Roma, 21 feb. (askanews) – La Cina si propone come broker della sicurezza globale, rilanciando la sua Iniziativa per una sicurezza globale (Global Security Initiative), a partire dalla crisi ucraina. Il ministro degli Esteri di Pechino, Qin Gang, ha presentato oggi a Pechino un “concept paper”, dopo che l’alto diplomatico Wang Yi – capo della Commissione centrale esteri del Partito comunista cinese e membro del Politburo – ha annunciato nella Conferenza sulla sicurezza di Monaco un impegno per favorire una soluzione di pace in Ucraina. C’è, in questo senso, attesa per un discorso che terrà il presidente Xi Jinping il 24 febbraio, anniversario dell’invasione russa.

Il Global Times, una voce ufficiale del Partito comunista cinese, ha definito la Gsi come un’iniziativa “che si pone l’obiettivo di eliminare le cause alla base dei conflitti internazionale e per migliorare la sicurezza globale”. E ha messo in particolare evidenza un concetto: “Una guerra nucleare non deve essere mai combattuta”.

Qin Gang, presendando l’iniziativa, l’ha definita “aperta e inclusiva” e ha promesso “sostegno” a ogni paese che voglia “unirvisi e voglia sinceramnete salvaguardare la pace”.

Per quanto riguarda il conflitto ucraino, ha detto ancora Qin, la Cina “continuerà a promuovere i colloqui di pace, a fornire la saggezza cinese per una soluzione politica e a lavorare con la comunità internazionale per promuovere il dialogo e la consultazione in modo da gestire le preoccupazioni di tutte le partie cercare la comune sicurezza”. Contestualmente, ha detto ancora il ministro, “noi inviato tutte le parti coinvolte a smetterla immediatamente di aggiungere combustibile al fuoco, smetterla di spostare le accuse sulla Cina e di estremizzare il discorso sull’Ucraina oggi, e su Taiwan domani”.

Si tratta, quest’ultimo, di un auspicio. Ieri il presidente Usa Joe Biden ha visitato Kiev promettendo ulteriore aiuto militare al presidente ucraino Volodymyr Zelensky contro la Russia, mentre nei giorni precedenti la vicepresidente Kamala Harris aveva accusato Mosca di crimini contro l’umanità e il segretario di Stato Usa Antony Blinken la Cina di star valutando forniture di armi letali alla Russia. Quest’ultima accusa è stata reiterata oggi anche dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Wang Yi, dal canto suo, a Mosca ha iniziato un tour molto ampio di consultazione dal segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, uomo chiave delle relazioni russo-cinesi, che ha garantito sostegno a Pechino per alcuni dossier che stanno a cuore a Xi: Taiwan, Xinjiang, Hong Kong e Tibet. L’alto diplomatico cinese dovrebbe incontrare anche il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e forse il presidente Vladimir Putin, il quale ha oggi ha annunciato la sospensione del Trattato Start contro la proliferazione delle armi strategiche offensive. Un vento, insomma, che spira al contrario rispetto agli auspici dell’iniziativa cinese.

Xi ha tenuto finora una posizione defilata nello scenario ucraino. Da un lato non ha condannato l’invasione russa, dall’altro non ha riconosciuto le annessioni di Mosca. Qin ha definito questa posizione “oggettiva e imparziale, basatoa sul merito della questione”.

Nel documento presentato oggi da Qin, e riassunto dal Global Times, Pechino sostiene il suo sostegno a una struttura di gestione della sicurezza globale incentrata sulle Nazioni unite. Inoltre si chieder che i principali paesi del mondo s’impegnino a respingere politiche egeminiche e all’intimidazione, in modo che si possa costruire una coesistenza pacifica.

Tra i concetti chiave proposti dall’iniziativa cinese, c’è quello di una governance complessiva e cooperativa che rispetti la sovranità e l’integrità di tutti i paesi, aderendo ai principi chiave della Carta Onu. Nello stesso tempo, oprenda sul serio le preoccupazioni di sicurezza di tutti paesi. Si tratta di parole che riecheggiano la posizione assunta da Xi lo scorso anno in merito alla questione ucraina.

Inoltre l’iniziartiva chiede che i paesi si impegnino alla soluziomne pacifica delle dispute attraverso dialogo e consultazione, mantenendo un approccio pacifico sia negli ambiti tradizionali della sicurezza, sia in quelli non tradizionali.

Il ministro ha inoltre annunciato che Pechino organizzerà eventi ad alto livello per promuovere questa visione della sicurezza.

La GSI è stata annunciata per la prima volta ad aprile 2022 da Xi Jinping. La presentazione del concept paper è “un passo importante”, ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Wang Wenbin, che “testimonia della sincerità e della disponibilità della Cina a stare insieme e cercare assistenza reciproca con altri paesi e il suo impegno a sostenere la stabilità globale e promuovere la sicurezza comune come un grande paese responsabile”.

Il documento – ha detto ancora il portavoce – “individua anche piattaforme e meccanismi di cooperazione. Finora, più di 80 paesi e organizzazioni regionali hanno elogiato ed espresso sostegno al GSI. Siamo convinti che con la pubblicazione del concept paper, sempre più paesi e organizzazioni si uniranno allo sforzo di implementare l’iniziativa e formare una maggiore sinergia nel consenso internazionale e nell’azione per trasformarla in realtà”.

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