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Banca mondiale: Giappone paese con più disparità di genere tra G7

E’ 104esimo a livello globale

Roma, 3 mar. (askanews) – La questione delle disparità di genere continua ad aggravarsi in Giappone. Secondo l’annuale rapporto della Banca mondiale sull’argomento, Tokyo si classifica al 104mo posto su 190, buon ultimo tra i paesi del G7.

Il rapporto annuale valuta i divari di genere presenti nelle leggi e nei regolamenti in otto aree tematiche, tra le quali ci sono il luogo di lavoro, retribuzione, genitorialità e imprenditorialità.

Nel rapporto il Giappone ha ottenuto una media di 78,8 su 100, condividendo lo stesso punteggio con paesi come le Filippine. Particolarmente critiche sono le categorie del lavoro e della retribuzione, segnando rispettivamente 50 e 20 su 100, sebbene abbia ottenuto il massimo dei voti per pensioni e mobilità.

Tra gli altri membri del G7, Canada, Germania e Francia hanno ottenuto ciascuno un punteggio di 100 nell’indice, il che significa che le donne sono sullo stesso piano legale degli uomini in tutte le aree misurate. Seguono l’Italia e la Gran Bretagna con un punteggio di 97,5 e gli Stati Uniti con 91,3.

La classifica del Giappone è in continuo peggioramento: nel 2020 era al 74mo posto, nel 2021 all’80mo e nel 2022 è sceso al 103mo.

A livello globale, la Banca mondiale ha dichiarato che il punteggio medio nell’ultimo rapporto è stato di 77,1, un miglioramento di solo mezzo punto rispetto all’ultimo sondaggio. Ha affermato che ci sono state solo 34 riforme legali legate al genere in 18 paesi, il numero più basso dal 2001.

“Al ritmo attuale delle riforme, ci vorrebbero almeno 50 anni per avvicinarsi all’uguaglianza legale di genere ovunque”, ha avvertito l’organizzazione internazionale nel rapporto. “In molti paesi, una donna che entra oggi nel mondo del lavoro andrà in pensione prima di poter ottenere gli stessi diritti degli uomini”.

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