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Antonio Albanese regista di Rigoletto debutta all’Arena di Verona

Per una sera anche Juan Diez Florez sarà il Duca di Mantova

Roma, 24 feb. (askanews) – Antonio Albanese debutta all’Arena di Verona come regista di “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, seconda novità del 100esimo Opera Festival 2023: in scena l’1, 7, 20 luglio e il 4 agosto.

Sul podio Marco Armiliato, scene di Guillermo Nova, luci di Paolo Mazzon e un cast di stelle per ognuna delle 4 serate dirette da Marco Armiliato: Rigoletto sarà interpretato da Roman Burdenko, Ludovic Tézier, Luca Salsi, Amartuvshin Enkhbat mentre nella parte del Duca di Mantova si alterneranno oltre Yusif Eyvazov, due grandissimi nomi come Juan Diego Flórez e Piotr Beczala per una sera ciascuno. L’amatissima figlia Gilda è impersonata da due specialiste quali il soprano armeno Nina Minasyan – già applaudita Violetta – e la statunitense Nadine Sierra, che il 4 agosto farà il suo debutto scenico areniano dopo una presenza in concerto nove anni fa.

Per la storia del giullare tratta da “Le roi s’amuse” di Victor Hugo, Fondazione Arena ha chiamato alla regia il pluripremiato attore e regista Albanese che ha già firmato messinscene d’opera, fra gli altri, al Teatro alla Scala di Milano, al Lirico di Cagliari, al Petruzzelli di Bari e al Filarmonico di Verona. Rigoletto sarà il suo debutto su grande scala nel millenario anfiteatro veronese.

Questa produzione giunge a vent’anni esatti dall’ultima, che ricostruiva i bozzetti del 1928: è inoltre la prima occasione, dal 2011, in cui l’Arena di Verona propone un secondo nuovo allestimento nello stesso Festival. La storia si collocherà nel Polesine degli anni ’50, parte di quella pianura rurale in cui Verdi nacque e scelse di vivere, diventata poi luogo d’elezione del grande cinema italiano, da Fellini a Pupi Avati. Il Duca è un grande proprietario terriero, Rigoletto un suo faccendiere. Tutta la produzione sarà un omaggio al cinema neorealista del Dopoguerra, stagione in cui convivono ferite profonde e voglia di rinascita.

“È un vero onore per me occuparmi del buffone di corte più drammatico – dichiara Albanese. – Considero Rigoletto un’opera impetuosa capace di esaltare passione e amore, vendetta e potere. Animare e incastonare questo capolavoro all’interno dell’Arena di Verona, per di più per i cento anni di questo spazio unico al mondo, mi rende felice. Cercherò di esaltare questa storia struggente, impegnandomi con autentica devozione e passione, promettendomi e promettendo di non impossessarmi dell’opera”.

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