Finocchiaro: la riduzione degli oneri è un disastro per migliaia di imprese
“Con il piano di taglio degli incentivi alle imprese, l’amministrazione Meloni ha confermato il suo atteggiamento implacabile nei confronti delle PMI italiane”.
Lo afferma, i presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, in una nota di stampa, commentando l’ipotetica riduzione degli sgravi alle imprese che l’Esecutivo avrebbe offerto in questa operazione.
“I salvataggi per le imprese crolleranno – ha detto Finocchiaro. Gli incentivi per vincere il conto si ridurranno di oltre 7 miliardi di euro, passando da 26,8 a 19,7 mld, e questo sarà un disastro per migliaia di piccole e medie imprese”.
“Nel 2024, le imprese dovranno stabilire sistemi di identificazione e gestione dei rischi in materia di protezione ambientale, salute, sicurezza pubblica e sicurezza dei lavoratori; ottenendo lo standard E.S.G. entro il 6 luglio 2024”.
“Questo perché il non adeguamento agli standard E.S.G. entro il 6 luglio del 2024 comporterà la chiusura dei conti correnti e delle linee di credito bancarie delle aziende che non soddisfano le suddette condizioni”.
Secondo il presidente di Confedercontribuenti, questa misura potrebbe essere “catastrofica per le imprese che in tempi brevi non potranno adeguarsi a tali norme, perché in grave difficoltà di liquidità”.
Per far fronte a questa situazione, il Presidente di Confedercontribuenti ha suggerito al Governo di “prendere in seria considerazione i problemi e le sfide che affliggono le PMI, invece di continuare ad ascoltare l’intransigenza dell’industria e il lobbismo obsoleto delle vecchie associazioni di categoria”.
Ciro Di Pietro
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