Report analisi Unioncamere-InfoCamere
La crisi dell’editoria è una crisi anche per le “edicole”. In quattro anni sono scomparse a livello nazionale circa 2.700 edicole, di cui 2.327 imprese individuali: una perdita di oltre il 16% (-18,6% se si considerano solo le ditte individuali), tra cui la provincia di Isernia, dove ha chiuso più di un terzo, Trieste, dove si è registrato un -31,1%, e Ancona, dove si è superato il -30%, molte province hanno registrato cali a due cifre.
Secondo uno studio condotto da Unioncamere-InfoCamere sulla base dei dati del Registro delle imprese, grazie all’apertura di nuove edicole nell’arco di quattro anni, solo Bolzano e Sondrio hanno registrato una crescita di questa tipologia di impresa, mentre Oristano ha mantenuto tutte le sue 51 rivendite. A fine settembre scorso anno, il numero di punti vendita di quotidiani e periodici era di circa 13.500; a settembre 2019, il numero ha superato le 16.000 unità.
In numeri assoluti, sono i lettori di giornali, soprattutto a Roma, a dover fare i conti con la scarsità di “edicole”: in provincia ne sono rimaste 1.138, 303 in meno rispetto a quattro anni fa (-21%). Ma anche a Torino il trend di giornali e riviste sembra essersi notevolmente affievolito. Oggi qui si contano n. 501 edicole, 138 in meno rispetto a settembre 2019 (-21,6%), e Milano ne ha 129 in meno (-11,9%), scendendo così sotto le 1.000 edicole.
La riduzione delle edicole non è solo un danno per chi continua a preferire l’informazione cartacea rispetto agli strumenti digitali, ma anche un peccato in termini di crescita dell’imprenditoria femminile e giovanile: a fine settembre sono state registrate circa 12.000 imprese (al netto, quindi, delle unità locali aggiuntive), 4.450 risultano essere femminili e 701 giovanili.
Ciò significa che la professione di edicolante è molto popolare tra le donne imprenditrici, che rappresentano oltre il 37% del numero totale di imprese registrate e hanno una presenza molto maggiore rispetto al numero totale di imprese (di cui le imprese a conduzione femminile rappresentano circa il 22%).
Tuttavia, il numero di edicole di proprietà femminile è diminuito più della media nazionale negli ultimi quattro anni, con quasi 1.100 unità in meno (-19,6%). D’altra parte, questa attività non sembra essere ben vista dai giovani under 35, ai quali attualmente appartengono solo il 5,9% delle edicole attive in Italia, 528 in meno rispetto a quattro anni fa (-43%).
Ciro Di Pietro
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