Crisi strutturale del Settore vitivinicolo
Percorso stretto per un’uscita rapida. Ci viene chiesto di affrontare diversi fattori critici che continuano a minare la competitività delle imprese e rischiano di compromettere i ricavi del Settore vitivinicolo nel lungo periodo.
“Il primo problema è il costo finanziario, a cui si aggiunge l’aumento del costo delle materie prime”, lo ha detto Luca Rigotti, presidente del Settore Vino di Confcooperative, alla conferenza stampa organizzata dalla Confcooperative Fedagripesca a Milano in collaborazione con la Regione Lombardia.
Rigotti ha aggiunto: “Per quanto riguarda il bilancio aziendale, continua a pesare l’onda lunga dell’aumento dei costi di produzione, a cui si aggiunge l’impatto dell’inflazione e, soprattutto, l’aumento dei prezzi”.
Per il presidente del Settore vitivinicolo della ConfCooperative, il difficile scenario in cui versa il vino “non è temporaneo, ma è una crisi strutturale, con diverse conseguenze sul prodotto e sulla zona di produzione. Su di esso pesa anche il cambiamento del clima, che rende la viticoltura sempre più difficile”.
Ma quali sono gli elementi dello scenario con cui le imprese devono fare i conti? Nel corso della conferenza sono stati presentati i risultati di uno studio Censis dal titolo “Il vino italiano si confronta con una non facile congiuntura”.
Gli effetti dell’aumento dei costi delle materie prime sono ancora visibili nei bilanci delle aziende vinicole. La crisi logistica globale ha causato notevoli ritardi nella fornitura di materie prime e semilavorati dopo una forte ripresa dell’attività economica e l’eliminazione delle restrizioni alla circolazione di merci e persone imposte dalla pandemia, con conseguenti aumenti dei prezzi di molti prodotti.
Ad esempio, tra l’anno 2020 e 2023, gli imballaggi in legno per il vino sono aumentati del 28,2%, quelli in sughero del 14,8% e quelli in carta del 31,7%. Le bottiglie di vetro, invece, hanno seguito una tendenza al rialzo dall’anno 2021: +20,4% tra il 2021 e il 2022 e +25,3% tra il 2022 e il 2023. Negli ultimi quattro anni, i prezzi del vetro sono aumentati di oltre il 50%.
Ciro Di Pietro