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Assoreti, il portafoglio clienti delle Reti vale oltre 740 miliardi di euro

Cresce il valore asset gestiti dalle Reti; i risparmi investiti danno buoni risultati

Il portafoglio clienti delle Reti di Consulenza finanziaria, a fine giugno, ha raggiunto i 747,1 miliardi di euro. Di conseguenza, il patrimonio è aumentato del 6,9% nel primo semestre dell’anno rispetto al valore ipotizzato alla fine dell’anno 2022, con un contributo decisivo sia della raccolta (3,6 p.p.) che delle performance dei mercati finanziari (3,2 p.p.).

Gli strumenti finanziari, la gestione patrimoniale, i prodotti assicurativi e previdenziali ammontano a 630,5 miliardi di euro, rappresentando, nel loro insieme l’84,4% del patrimonio (+1,8 p.p. rispetto al 2022).

Gli investimenti in prodotti di gestione patrimoniale sono stati pari a 477,3 miliardi di euro (63,9% del portafoglio, in calo di 2,1 punti percentuali), mentre gli strumenti finanziari in gestione e custodia sono aumentati a 153,2 miliardi di euro (20,5% delle attività, in crescita di 3,9 punti percentuali).

Il settore finanziario (OICR, Gestioni individuali e titoli amministrati) registra un aumento del 13,1% nel semestre, con un effetto di mercato stimato al 4,5%. La liquidità è scesa a 116,6 mld, con impatto sul portafoglio del 15,6% (-1,8 pt).

“Il settore delle Reti è tornato a un saldo nettamente positivo nel primo semestre dell’esercizio in corso. Oggi la Rete è diventata un punto di riferimento per un numero sempre maggiore di risparmiatori italiani, che affidano alla consulenza delle Associate nuove importanti risorse per i loro investimenti”, ha dichiarato Massimo Doris, Presidente dell’Associazione.

Risparmio gestito – Il settore complessivo del risparmio gestito è cresciuto del 3,5% rispetto a fine dicembre 2022, con le gestioni individuali (+5,4%) e fondi comuni di investimento (+4,9%) che hanno registrato maggior tassi di crescita.

La sottoscrizione diretta di OICR si è attestata a 205,9 miliardi di euro, con un’incidenza totale sul portafoglio del 27,6% (-0,5%) registra lieve flesssione.

I fondi aperti domiciliati all’estero sono aumentati a 181,5 miliardi di euro (24,3% del patrimonio), mentre i prodotti domiciliati in Italia sono stati pari a 21,5 miliardi di euro. I fondi azionari sono aumentati del 10% a 81,5 miliardi di euro, soprattutto a causa degli effetti di mercato.

Le masse gestite dai singoli portafogli sono aumentate a 76,7 miliardi di euro, pari al 10,3% del portafoglio (-0,1 p.p.), e il saldo tra Gpf (39 miliardi di euro) e Gpm (37,7 miliardi di euro) è migliorato significativamente.

Nel settore assicurativo e pensionistico la crescita è stata più contenuta. Il patrimonio totale ammonta a 194,6 miliardi di euro (+1,4%), con ponderazione del portafoglio del 26% (-1,4 p.p.). In particolare, sono aumentati i prodotti unit-linked (94,5 mld di euro) e i prodotti pensionistici netti (17 mld di euro), mentre sono diminuite le assicurazioni vita tradizionali (43,6 mld di euro).

Il contributo complessivo della Rete al patrimonio investito in OICR aperti, attraverso la vendita diretta e indiretta di quote, è stato di 390,6 miliardi di euro, pari al 35,2% del patrimonio totale investito in fondi (patrimonio gestito: 1.111 miliardi di euro, dati provvisori). A fine 2022, il rapporto era del 34,8%.

Risparmio amministrato – Le attività in gestione di strumenti finanziari hanno registrato una crescita più consistente (+31,7%) tra la raccolta netta e i risultati effettivi. Le azioni hanno continuato a rappresentare la quota maggiore (7%), con un aumento di 0,4 p.p. a 52,4 miliardi, sale in maniera più decisa la quota dei titoli di Stato (6,2%) che, con 46,7 miliardi, segna un incremento di 2,4 p.p., mentre quella delle obbligazioni societarie (3,5%) sono aumentate di 0,6 p.p. a 25,9 miliardi di euro.

Giovanni Lombardi Stronati

Immagine di rawpixel.com su Freepik

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