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Banche, ABI: stabilità attraverso regole adeguate e proporzionate

Il direttore generale ABI apre il convegno “Supervision Risks & Profitability”

“La crescente complessità del quadro macroeconomico e la recente crisi delle banche regionali statunitensi evidenziano la necessità di non fossilizzarsi in vecchi schemi. L’approccio normativo adottato dopo la Grande Crisi Finanziaria, basato sulla continua ricapitalizzazione, deve essere rivisto”.

Lo ha dichiarato il Direttore Generale dell’ABI Giovanni Sabatini nel suo intervento di apertura del 23° convegno “Supervision, Risks & Profitability”, che si è svolto oggi a Milano con l’obiettivo di analizzare l’evoluzione dello scenario normativo bancario europeo e gli elementi chiave da affrontare per evitare rischi di penalizzazione dell’economia.

“Dobbiamo trovare soluzioni innovative per affrontare i vari cambiamenti strutturali, come l’uso delle nuove tecnologie digitali”, ha detto Sabatini. “Questo deve rimanere adeguato a salvaguardare la stabilità finanziaria, ma deve essere integrato in un quadro normativo che non limiti la funzione fondamentale delle banche di finanziare l’economia”.

“Le banche europee e italiane in particolare sono da sempre impegnate a prestare la massima attenzione a queste procedure e a mantenere i coefficienti di liquidità ben al di sopra dei requisiti minimi regolamentari”.

Il direttore generale dell’ABI ha dichiarato che “in uno scenario di rapido cambiamento, le osservazioni del Governatore nella sua verifica finale del 31 maggio, meritano di essere condivise, quando dopo aver evidenziato i progressi compiuti dalla comunità bancaria italiana, ha anche ricordato che i rischi che si profilano all’orizzonte non sono da sottovalutare. Tra questi, quelli legati al rallentamento dell’economia e al deterioramento dei crediti”.

“Prima di considerare ulteriori modifiche all’attuale quadro normativo, sarebbe opportuno prendere in considerazione una combinazione di più di azioni: dal rafforzamento dei controlli interni e dei sistemi di analisi del rischio delle banche, alla considerazione del rischio di concentrazione dei depositi”.

“Al monitoraggio più tempestivo della velocità dei potenziali deflussi di depositi, ai meccanismi europei di protezione dei depositi e il completamento dell’Unione bancaria, fino all’approfondimento di nuove proposte, come la revisione delle modalità di accesso delle banche alle linee di credito di emergenza della banca centrale, utilizzando i titoli a garanzia piuttosto che cederli sul mercato”.

“Il giusto equilibrio tra obiettivi di stabilità e sostegno alla crescita sostenibile e alla competitività deve essere l’obiettivo del nuovo quadro normativo che si sta definendo in queste settimane con l’introduzione del pacchetto Basilea 3+”.

“Inoltre, negli ultimi mesi abbiamo imparato che le regole da sole non bastano, che sono necessarie una corretta applicazione e una vigilanza efficace”, ha concluso il direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana.

La sessione plenaria di apertura ha visto gli interventi del Direttore Generale dell’ABI Giovanni Sabatini, seguito da Mario Nava, Direttore Generale per le Riforme della Commissione Europea, e da Giuseppe Siani, Direttore Generale per la Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d’Italia.

I workshop e le sessioni di approfondimento sui temi trattati si concluderanno domani e includerà un’analisi delle linee guida EBA sulla redditività del settore bancario, la concessione e il monitoraggio dei prestiti, una valutazione dei dati e delle metodologie per l’integrazione dei requisiti ESG nelle politiche di prestito, strumenti e strutture per la gestione del rischio nel settore economico e un’analisi degli scenari per la misurazione della resilienza delle banche.

Giovanni Lombardi Stronati

Immagine di rawpixel.com su Freepik

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