Milano, 12 ott. (askanews) – Vignamaggio, storica azienda vitivinicola situata tra Greve in Chianti e Panzano in Chianti (Firenze), ha presentato l’annata 2018 del “Chianti Classico Docg Gran Selezione Monna Lisa”. Ritenuto il vertice qualitativo della produzione aziendale, il vino nasce dalle parcelle più vocate dell’Unità geografica aggiuntiva (Uga) di Panzano, nei vigneti di Vitigliano, Prato e Querceto.
Fondata oltre sei secoli fa e tra i soci fondatori del Consorzio del Chianti Classico, Vignamaggio adotta una conduzione agricola policulturale che integra vigneti, oliveti, boschi, colture diversificate e ospitalità diffusa.
L’annata 2018 è stata segnata da un andamento climatico regolare. Dopo un inverno rigido e una primavera piovosa, l’estate ha alternato giornate calde a precipitazioni moderate, evitando stress idrici. Settembre, asciutto e ventilato, con buone escursioni termiche, ha favorito una maturazione fenolica completa e un profilo aromatico equilibrato.
Le uve provengono dal versante sinistro del fiume Greve, su terreni della Formazione di Sillano, ricchi di scheletro e ben drenanti, con aree di galestro e Pietraforte. Le rese sono contenute, circa 33 ettolitri per ettaro, per concentrare aromi e struttura. La vendemmia è manuale, con doppia selezione in campo e in cantina grazie a un selettore ottico. Il Sangiovese, che rappresenta il 95% dell’uvaggio, è stato raccolto tra il 28 e il 29 settembre, mentre il Cabernet Sauvignon, pari al 5%, tra il 3 e il 4 ottobre. Le due varietà sono state vinificate separatamente in acciaio, con macerazione di circa 12 giorni e rimontaggi mirati. Dopo la fermentazione malolattica in acciaio, il vino è stato affinato per 18-20 mesi in barriques di rovere francese e botti grandi, quindi ulteriori 6 mesi in bottiglia. L’affinamento totale supera i 30 mesi e la produzione si attesta su circa 15mila bottiglie.
Vignamaggio è una fattoria storica e sostenibile le cui origini risalgono al 1404. La tenuta si estende su oltre 400 ettari, di cui oltre 70 sono vitati e coltivati secondo principi dell’agricoltura biologica. Le principali varietà oggi coltivate includono Sangiovese, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Malvasia Bianca e Trebbiano, ma particolare attenzione è rivolta al recupero di varietà locali storiche come Canaiolo nero e Mammolo. La Tenuta pone grande attenzione alla diversità agricola: oltre alla viticoltura, sono presenti oliveti, frutteti, orti e allevamenti (tra cui allevamento di suini Cinta Senese) su vaste aree boschive e campi.