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Tg Sanità, l’edizione di lunedì 9 dicembre 2024

EPIDEMIA IN CONGO, MINISTERO: NIENTE ALLARMISMI

“La sorveglianza è attiva e monitoriamo costantemente la situazione senza allarmismi, ma con la doverosa attenzione”. Così Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute in merito al focolaio di epidemia influenzale che sta interessando una provincia della Repubblica Democratica del Congo. Una persona di rientro in Italia dal Paese africano è stata ricoverata a Lucca con i sintomi della patologia e poi dimessa perché guarita. Raggiunto dalla Dire, il direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive e tropicali, il professor Massimo Andreoni, ha spiegato che “il Congo è un Paese abituato a situazioni simili e, soprattutto, ha buone capacità di creare cordoni sanitari per contenere e gestire eventuali focolai”.

ANTIBIOTICO-RESISTENZA, SIMIT: ALLARME MORTALITÀ IN OSPEDALE

L’antibiotico-resistenza si conferma una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. È emerso dal G7 Salute di Bari e lo hanno ribadito gli oltre mille infettivologi riuniti a Napoli per il XXIII Congresso della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. “In Italia il fenomeno assume dimensioni particolarmente preoccupanti- hanno fatto sapere- con oltre 12mila decessi annui attribuibili a infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, posizionando il Paese al primo posto in Europa per mortalità correlata”. Intanto, si stima che tra il 2022 e il 2023 in Italia circa 430mila persone abbiano contratto un’infezione ospedaliera, ovvero l’8,2% dei pazienti ricoverati contro una media europea del 6,5%.

CHERATITE DA ACANTHAMOEBA, ESPERTI: CURARLA OGGI SI PUÒ MA MEGLIO PREVENIRLA

Si chiama ‘cheratite da Acanthamoeba’ ed è una grave infezione oculare parassitaria. È rara e subdola, progressiva e dolorosa, e rappresenta una seria minaccia per la vista, soprattutto per quanti, praticando sport acquatici o attività natatorie, fanno un uso improprio di lenti a contatto. “Se utilizzati in maniera errata, questi dispositivi medici sono la causa prevalente, nell’85 % dei casi, della contrazione di questa infezione, la cui virulenza, se non diagnosticata tempestivamente e adeguatamente contrastata, può condurre perfino alla perdita della vista”. Se ne è parlato a Roma nel corso del meeting ‘Conoscere e riconoscere la ‘Cheratite da Acanthamoeba’, organizzato in collaborazione con l’Alleanza per l’Equità di Accesso alle Cure per le Malattie Oculari.

PAYBACK FARMACEUTICO, AZIENDE: CREARE QUADRO NORMATIVO STABILE E CERTO

“Garantire la sostenibilità del sistema sanitario, promuovere la competitività del settore farmaceutico e attrarre investimenti strategici, eliminando le criticità di natura normativa che impediscono il pieno raggiungimento del potenziale del comparto farmaceutico”. I temi sono stati al centro di un evento organizzato da Johnson & Johnson Innovative Medicine, presso il Centro Studi Americani a Roma, con il patrocinio di Farmindustria. Dall’incontro, in particolare, è emersa l’importanza di creare un quadro normativo “stabile e certo” per l’industria farmaceutica, la cui produzione nel 2023 ha raggiunto i 52 miliardi di euro e che si trova però a fronteggiare una serie di ostacoli, tra cui il payback che ha raggiunto livelli insostenibili sull’attrattività degli investimenti.

CANCRO DEL POLMONE, TEST URINE INDIVIDUA POSSIBILE RISCHIO

C’è una nuova speranza per la prevenzione e la cura del cancro del polmone, neoplasia che causa circa 1,8 milioni di decessi ogni anno. Gli scienziati dell’Università di Cambridge e dell’Early Cancer hanno creato il primo test delle urine al mondo che potrebbe individuarne i primi possibili segnali. Il test cerca le cosiddette proteine delle cellule ‘zombie’, che potrebbero indicare se un paziente ha un cancro del polmone nelle sue fasi iniziali. Finora è stato testato “con successo” sui topi e gli scienziati, hanno fatto sapere, sperano di iniziare la sperimentazione sugli esseri umani. I tassi di sopravvivenza nei soggetti con forme avanzate della malattia, intanto, sono particolarmente bassi e molti casi vengono diagnosticati troppo tardi.
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