lunedì, Dicembre 9, 2024

News e Investimenti

Breaking News

Corruzione, Nordio: è causata...

Il ministro della giustizia in convegno alla Farnesina Roma, 9 dic....

Siria, Tajani: “Serve stabilità,...

Colloquio con omologo turco: chieste garanzie per italiani ed europei Roma,...

Auto, Antitrust: ristori consumatori...

Dopo istruttoria su malfunzionamento serbatorio urea Roma, 9 dic. (askanews) –...

Vino, da 20 a...

Borgo ha cultura centenaria legata al vino con vigneti a piede franco...
HomeAttualitàTajani: "In Siria...

Tajani: “In Siria ci sono circa 300 italiani, pronto convoglio Onu”

(Adnkronos) – “In Siria ci sono circa 300 italiani, la metà a Damasco” e “attorno ai 120” ad Aleppo e “non ci sono pericoli per i nostri connazionali”. A fare il punto è il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo una riunione anche con l’ambasciatore italiano a Damasco, Stefano Ravagnan, per fare il punto sulla situazione ad Aleppo.  

“Non ci sono pericoli per i nostri connazionali – ha quindi aggiunto – anche perché i ribelli hanno detto in maniera molto chiara che non toccheranno e non faranno operazioni ostili nei confronti della popolazione civile e hanno detto anche che non faranno azioni ostili nei confronti degli italiani in modo particolare e neanche dei cristiani”. Ricordando quindi la “fortissima presenza cristiana” ad Aleppo.  

 

Con un post su X, Tajani aveva fatto sapere di seguire “con attenzione gli sviluppi in Siria con particolare riguardo alla situazione ad Aleppo. L’Ambasciata dell’Italia in Siria sta fornendo assistenza ai nostri connazionali”. “Per ogni emergenza – aveva aggiunto – contattare l’Ambasciata al +963992550555 o l’Unità di Crisi al +390636225”. 

“Domani è prevista la partenza da Aleppo verso Damasco di un convoglio dell’Onu – ha affermato quindi il ministro – Alcuni italiani faranno parte di questo convoglio. Mentre molti altri vogliono rimanere ad Aleppo”. E ha precisato che i connazionali che si trovano ad Aleppo sono famiglie miste italo-siriane e religiosi italiani che “hanno deciso di rimanere”. “Non è chiaro quando partirà il convoglio”, ha aggiunto il ministro sottolineando che “Al momento non c’è stato nessun problema per i nostri cittadini”.  

“Pare che stiano avanzando i ribelli, che sono sostenuti dalla Turchia, spesso ex combattenti di al Qaeda, e stanno scendendo verso il sud non trovando resistenza da parte siriana”, ha spiegato Tajani, precisando che dopo la sconfitta in Libano di Hezbollah, che sostiene il regime di Assad, si è indebolita la posizione in Siria e ne hanno approfittato gli avversari di Assad che hanno lanciato l’offensiva che ha portato alla conquista di Aleppo. “Allo stesso tempo i curdi hanno occupato l’aeroporto di Aleppo. I curdi non sono grandi sostenitori di Assad però sono contro le truppe dei ribelli”, ha aggiunto il ministro, precisando che “la situazione è confusa e articolata”. 

Il vero rischio per noi è che a causa di questa nuova guerra civile ci sia un nuovo collasso migratorio. Questo è il vero problema”, ha detto ancora Tajani. 

“Ora in Siria nessuno è in grado di intervenire o di parlare con i contendenti sul campo però stiamo lavorando perché tutti gli italiani possano rimanere incolumi e fuori dai combattimenti”, ha affermato ancora Tajani. “Non ci sono problemi per i nostri connazionali anche perché l’ordine che (i ribelli, ndr) hanno ricevuto, e credo che sia un messaggio partito dalla Turchia che sostiene i ribelli, di non toccare assolutamente i civili, in particolare di non toccare gli italiani e di non toccare i cristiani. I morti sono tra le forze militari combattenti, non tra la popolazione civile”. 

“La Russia sta sostenendo Assad. Per questo si gioca una partita geopolitica tra diverse forze che usano in campo i ribelli, sostenitori di Assad, curdi. E’ una situazione molto complicata, molto intricata, collaterale a quello che sta succedendo in Libano, a Gaza. Tutto il Medio Oriente vive in questo momento una situazione di grande instabilità”. L’ambasciatore italiano a Damasco sta lavorando “in sintonia” anche con gli ambasciatori di altri Paesi Ue. Domani ci sarà una riunione con gli ambasciatori dell’Ue presso la sede della nostra ambasciata a Damasco. “Si lavora intanto per affrontare la crisi umanitaria e cercare di fare arrivare indenni a Damasco tutti i nostri connazionali”, ha aggiunto Tajani. 

Correlati

Siria, si chiude era Assad: l’ultimo dittatore sopravvissuto alla Primavera Araba

(Adnkronos) - Il crollo in Siria del regime guidato per 24 anni da Bashar al-Assad, e prima ancora per quasi 30 anni dal padre Hafez, è l'ultimo colpa di coda della cosiddetta 'Primavera Araba', un movimento pro-democrazia che...

Caso Boccia, Giornaliste italiane contro Report: “Gogna mediatica su Federica Corsini”

(Adnkronos) - Dopo la nuova puntata di Report sul caso Boccia andata in onda ieri, "a Federica Corsini vanno il sostegno e vicinanza di Giornaliste italiane. Ci chiediamo e chiediamo alla Rai quale sia l'interesse giornalistico di diffondere...

Siria, attivista gruppo Raqqa: “Non mi fido di al-Jawlani, possibile ritorno Is”

(Adnkronos) - In Siria c'è il rischio concreto di un "ritorno" del sedicente Stato islamico (Is), che potrebbe sfruttare il "vuoto di potere" per riaffermare il suo controllo su alcune zone del Paese. Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos...