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San Siro, Sala: non posso costringere club a ristrutturare Meazza

“Hanno bilanci ancora in perdita e non sono enti filantropici”

Milano, 3 mar. (askanews) – “Quello che vorrei che fosse chiaro è che nessuno li manda via da San Siro, ci mancherebbe, ma non posso certo sostituirmi a loro nelle decisioni che riguardano il loro futuro”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito dello stadio stadio Meazza e di Inter e Milan, nel suo podcast quotidiano Buongiorno Milano.

“Credo che questa lunga e ancora non definita storia abbia una sola grande certezza: quella che le due squadre non vogliono restare a San Siro e nessuno può costringerle a ristrutturarlo, per me quindi è doveroso impegnarmi fino in fondo perché si trovi una soluzione alternativa nel Comune di Milano, poi se questo non accadrà io voglio essere tranquillo di aver fatto tutto il possibile perché ciò avvenisse, con buona pace di chi in questo momento a volte a sproposito ma soprattutto senza proporre una soluzione” ha aggiunto.

“Sono finiti i tempi gloriosi dei Berlusconi e dei Moratti, anche se noi tifosi ne abbiamo un po’ di nostalgia. Inter e Milan hanno bilanci ancora purtroppo in perdita e non sono enti filantropici. Dobbiamo giungere a una soluzione che tuteli i loro interessi e al tempo stesso quelli della città” ha osservato il primo cittadino.

“Quando Inter e Milan sono venuti da me per cominciare a parlare di stadio io ho subito proposto loro di avviare una grande ristrutturazione di San Siro essendo assolutamente disponibile a cedere loro la proprietà dello stadio, però devo dare atto alle squadre di avermi detto in maniera molto netta che era un’opzione che non potevano nemmeno considerare. Poi è innegabile che il percorso ha preso molto tempo da un lato per le procedure amministrative, le verifiche tecniche i pareri da acquisire, dall’altro le squadre avevo chiesto diritti volumetrici, ergo la possibilità di costruire hotel, uffici, centri commerciali, non compatibili con le regole del Comune” ha ricordato Sala.

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