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Regione E-R: due dune per difendere il litorale dalle mareggiate

A Cesenatico e Cervia interventi sperimentali per difendere litorale
Milano, 11 gen. (askanews) – Due dune, per difendere il litorale dalle mareggiate e dal maltempo. La prima, lunga 400 metri, si estende a Cesenatico (Forlì-Cesena), in località Valverde; la seconda, di 300 metri, in comune di Cervia (Ravenna), a Milano Marittima. Due argini, di fatto, che racchiudono al proprio interno un nucleo di sabbia, protetto da un telo geotessile di rinforzo. Una sperimentazione, questa, messa in campo per la prima volta in Emilia-Romagna grazie alla collaborazione degli Uffici territoriali di Forlì-Cesena e Ravenna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Lo ha comunicato in una nota la Regione Emilia-Romagna, spiegando che “c’è già un primo riscontro positivo sulla tenuta delle dune, dopo le recenti mareggiate di dicembre”.
Con la realizzazione di queste nuove opere finanziate dalla Regione con 400mila euro, si è conclusa la prima fase di interventi per consolidare gli argini invernali rendendoli più resistenti all’erosione del mare e preservare il materiale sabbioso interno in modo da “stabilizzare” il profilo della riva, così da proteggere gli abitati dal rischio di ingressione marina. I lavori hanno visto la realizzazione di due dune invernali con un nucleo interno in sabbia, protetto da un telo geotessile di rinforzo, in fibre di poliestere. A completamento delle opere, caratterizzate da pendenze molto dolci nel lato verso mare, il nucleo è stato ricoperto da uno strato di sabbia. In questo modo viene favorito il naturale flusso e riflusso dell’acqua durante le mareggiate, minimizzando al tempo stesso l’effetto erosivo di scalzamento al piede dell’argine.
Prima dell’inizio della prossima stagione balneare e dell’arrivo dei turisti, ci sarà la seconda fase del progetto, che prevede lo smantellamento dell’opera di difesa, la rimozione del telo e la distesa del materiale sabbioso per il ripristino del profilo della spiaggia. Visto il carattere sperimentale, l’intervento è oggetto di monitoraggio a cominciare dalla fase di realizzazione sino allo smantellamento, in modo da poter consentire un bilancio complessivo sulla sua efficacia.

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