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Raid Usa in Yemen, Houthi: “31 civili uccisi, 101 feriti”

(Adnkronos) – Almeno 31 civili sarebbero rimasti uccisi e altri 101 feriti nei primi raid Usa dell’operazione ordinata da Donald Trump nello Yemen. Lo ha reso noto il ministero della Sanità degli Houthi, affermando che “la maggioranza delle vittime erano donne e bambini”. Il portavoce del ministero, Anis al Asbahi, ha aggiunto, in un post su X, che si tratta di “bilancio preliminare”. “Condanniamo e denunciamo i crimini contro i civili e gli obiettivi civili che si considerano un crimine di guerra”, si legge ancora nel post.  

Gli Stati Uniti hanno effettuato ieri una serie di attacchi su larga scala contro gli Houthi. Sono stati presi di mira decine di obiettivi nello Yemen. “L’ho ordinato io”, ha confermato il presidente americano Trump, spiegando di aver chiesto “all’esercito Usa di condurre un’azione militare decisa e potente contro questi terroristi” 

Senza risparmiare una stoccata all’ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon ha aggiunto nel suo post su Truth che “la risposta di Joe Biden è stata talmente patetica e debole, che gli Houthi hanno continuato ad andare avanti”. Se gli Houthi non si fermano, ha avvertito Trump, per loro “sarà l’inferno”.

 

Gli attacchi hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni con l’obiettivo di riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso. “È passato più di un anno – proseguiva Trump – da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden”. 

“L’ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall’Iran, i criminali Houthi – ha aggiunto – hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all’economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti”. 

Altri futuri “attacchi degli Houthi alle navi americane non saranno tollerati – concludeva Trump -. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d’acqua del mondo”. 

Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti, ha quindi risposto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell’ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che “Sana’a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide”. 

“Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l’escalation con l’escalation”, affermava l’ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah. 

In un’altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che “stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste”. 

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