mercoledì, Gennaio 15, 2025

News e Investimenti

Breaking News

Dani Faiv ha annunciato...

Col nuovo singolo è pronto a tornare sulla scena Milano, 14...

Industria, Istat: produzione novembre...

Nella media del trimestre settembre-novembre -0,4% Roma, 14 gen. (askanews) –...

Stelle di Broadway al...

Ramin Karimloo superstar. 15-16 si replica al Rossetti Trieste Milano, 14...

L’Istat: a novembre la...

Nella media del trimestre settembre-novembre -0,4% Roma, 14 gen. (askanews) –...
HomeAttualitàQin Gang: per...

Qin Gang: per la Cina un ruolo più grande nelle questioni regionali

Ministro degli Esteri di Pechino rivendica l’azione diplomatica di Xi

Roma, 23 mar. (askanews) – Il ruolo di mediazione svolto dalla Cina nella ripresa delle relazioni diplomatiche tra Iran e Arabia saudita dimostra come la Cina debba essere più coinvolta nella risoluzione delle questioni di interesse regionale, a partire da quella ucraina. L’ha rivendicato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ai media ufficiali cinesi.

Qin Gang ha affermato che il mondo si aspetta che la Cina “svolga un ruolo maggiore nella risoluzione dei problemi dei punti caldi regionali” dopo il successo dei suoi sforzi di mediazione tra Iran e Arabia Saudita.

Questo vale anche per la crisi ucraina, ha spiegato il ministro a commento della visita del presidente Xi Jinping a Mosca, dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. “Dallo scoppio della crisi ucraina, la Cina ha sempre sostenuto una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo attivamente i colloqui di pace”, ha sostenuto Qin. “La Cina non ha né innescato il conflitto né è parte coinvolta nella crisi ucraina, ma una sostenitrice di una soluzione politica e una promotrice di colloqui di pace”.

Secondo Qin, sia la Russia che l’Ucraina hanno accolto con favore gli sforzi cinesi. Invece, “per interessi geopolitici egoistici alcuni paesi ostacolano deliberatamente i colloqui di pace e persino inventano tutti i tipi di voci e falsità per attaccare e screditare la Cina, ma il pubblico sostiene la giustizia”. Il riferimento neanche troppo coperto è agli Stati uniti.

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, con altri funzionari americani, ha per settimane sostenuto che Pechino starebbe valutando la possibilità di fornire armi a Mosca. Ma ieri lo stesso Blinken ha affermato che non ci sono prove al momento che forniture del genere siano avvenute.

Qin ancora una volta ha difeso la scelta cinese di non condannare l’invasione russa, ma di restare neutrale nelle sedi internazionali. “La posizione della Cina è chiara e coerente. Tra la pace e la guerra, scegliamo la pace; tra dialogo e sanzioni, scegliamo il dialogo; tra il raffreddamento e l’istigazione, scegliamo il raffreddamento”, ha detto il ministro.

Correlati

Si rompe un bicchiere in conferenza stampa, Giorgetti: “Porta bene?”

La battuta durante la presentazione della manovraRoma, 16 ott. (askanews) - Durante la presentazione della manovra alla stampa, mentre il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti stava cominciando a parlare, il viceministro Maurizio Leo ha rotto un bicchiere."Non so se è...

Zelensky esclude cessioni territoriali per porre fine a guerra

Nel "piano per la vittoria" ingresso nella Nato e armi a lungo raggioMilano, 16 ott. (askanews) - L'ingresso nella Nato e l'uso di armi a lungo raggio contro i territori occupati e contro la Russia. Sono alcuni dei punti...

Vino, per il Consorzio Chianti un “coast to coast” negli Usa

Il tour "Chianti Lovers" il 7 ottobre a NY e il 9 a San Francisco Milano, 4 ott. (askanews) – Viaggio "coast to coast" per il Consorzio Chianti negli Stati Uniti in occasione del "Chianti Lovers U.S. Tour...