mercoledì, Febbraio 12, 2025

News e Investimenti

Breaking News

Su RaiPlay un documentario...

'Breaking: dalla strada alle Olimpiadi', di Fabrizio Silvestri Roma, 12 feb....

Tim, Labriola: puntiamo a...

Agli azionisti 1,45 miliardi di euro nei prossimi tre anni Milano,...

Barra dritta Salvini sulla...

.Troveremo l'intesa, rottamazone cartelle è emergenza nazionale Il segretario serra i ranghi...

Intesa vicina sulla ‘quartina’,...

Verso ok su giurista Sandulli, per Fi nome sarebbe Terracciano. Si attende...
HomeDall'Italia e dal MondoPiantedosi: Almasri rimpatriato...

Piantedosi: Almasri rimpatriato “per ragioni di sicurezza, vista la sua pericolosità”

Il ministro dell’Interno al question time al Senato
Roma, 23 gen. (askanews) – Almasri, il comandante della polizia libica è stato rilasciato il 21 gennaio per poi essere rimpatriato a Tripoli, “per ragioni di sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time al Senato a una interrogazione sulla scarcerazione e il rientro in patria con un aereo di Stato del comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, conosciuto come ‘Almasri’.
“Lo scorso 19 gennaio, – ha detto il ministro dell’Interno – il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish, da poco arrivato a Torino dopo essere stato nei giorni precedenti in altri Paesi europei, è stato sottoposto all’esecuzione del mandato d’arresto internazionale a fini di estradizione, emesso il giorno precedente dalla Corte Penale Internazionale. Ad avvenuta esecuzione del provvedimento, sono stati informati gli Uffici della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma e il competente Dipartimento del Ministero di Giustizia, oltre al difensore nominato d’ufficio e le Autorità Consolari. Il cittadino libico – ha aggiunto Piantedosi – è stato temporaneamente associato alla locale casa circondariale ‘Lorusso e Cotugno’ e, quindi, messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, ossia la Corte d’Appello di Roma e la citata Procura Generale presso la stessa Corte d’Appello. Il successivo 21 gennaio, la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull’arresto del cittadino libico, valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa. L’uomo è stato dunque rilasciato nella serata dello stesso giorno per poi essere rimpatriato a Tripoli, per ragioni di sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”.
“Il Governo – ha proseguito il titolare del Viminale – ha dato la disponibilità a rendere un’informativa di maggiore dettaglio sul caso in questione. Sarà quella l’occasione utile per approfondire e riferire su tutti i passaggi della vicenda, ivi compresa la tempistica riguardante la richiesta, l’emissione e l’esecuzione del mandato di cattura internazionale, che è poi maturata al momento della presenza in Italia del cittadino libico”.
“A seguito della mancata convalida dell’arresto da parte della Corte d’appello di Roma, considerato che il cittadino libico era ‘a piede libero’ in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte Penale Internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Testo unico in materia di immigrazione”, ha detto il ministro dell’Interno, rispondendo al question time al Senato.
Il provvedimento – ha ricordato il responsabile del Viminale – è stato notificato all’interessato al momento della scarcerazione e, nella serata del 21 gennaio, ha lasciato il territorio nazionale. “Evidenzio che l’espulsione che la legge attribuisce al Ministro dell’Interno è stata individuata quale misura in quel momento più appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso, a salvaguardare la sicurezza dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico che il Governo pone sempre al centro della sua azione. Per ogni ulteriore approfondimento, come ho già detto, il Governo riferirà quanto prima al Parlamento in modo più circostanziato”, ha concluso Piantedosi.

Correlati

Commissione Ue e Regione Marche uniti per un nuovo corridoio da Ancona ai Balcani

Di Alessio Pisanò ROMA - "La Nuova Commissione europea - Prospettive e sfide per le Marche", questo il titolo dell'evento...

Su RaiPlay un documentario sulla storia della breakdance

'Breaking: dalla strada alle Olimpiadi', di Fabrizio Silvestri Roma, 12 feb. (askanews) – In esclusiva su RaiPlay il documentario che racconta la storia umana e artistica della breakdance, seguendo il suo percorso dalla nascita nel Bronx fino...

Tim, Labriola: puntiamo a ripristinare remunerazione soci dal 2026

Agli azionisti 1,45 miliardi di euro nei prossimi tre anni Milano, 12 feb. (askanews) – "Anche grazie all'incasso relativo alla vendita di Sparkle, puntiamo a ripristinare la remunerazione per gli azionisti dal 2026 e prevediamo, per il...