Giù banche europee dopo crollo Deutsche Bank. Ftse Mib cede il 2,23%
Roma, 24 mar. (askanews) – Un altro venerdì nero per la borsa di Milano e per tutte le piazze europee, trascinate al ribasso dal crollo a sorpresa di Deutsche Bank, che ha travolto l’intero comparto bancario Ue. Sia la Bce, con la presidente Christine Lagarde al vertice Ue, sia il premier tedesco Olaf Scholz hanno rassicurato sulla solidità delle banche europee nel primo pomeriggio, rassicurazioni che non sono bastate a provocare una ripresa significativa dei corsi.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso del 2,23% a 25.892,18 punti, il peggiore in Europa, penalizzato dalla forte presenza delle banche sul listino. Catena di ribassi anche sulle altre piazze, con il Dax tedesco che ha perso il l’1,70%. A Francoforte Deutsche Bank ha chiuso in calo dell’8,65% dopo aver perso il 14% in mattinata. A Londra l’Ftse ha perso l’,126%, a Parigi il Cac l’1,87%.
A Milano Bpm, Unicredit e Bper hanno chiuso in ribasso di oltre il quattro per cento. La peggiore del listino è però Iveco che ha chiuso in calo del 5,01%. In controtendenza Diasorin, che ha guadagnato il 3,6%.
Resta il mistero sul motivo per il cui i Cds di Deutsche Bank, lo strumento che indica la propensione del mercato a credere nell’insolvenza di un emittente, siano balzati all’improvviso tra ieri sera e stamani. Gli analisti tendono a ritenere il movimento puramente speculativo, ma il nervosismo, dopo il salvataggio fortunoso di Credit Suisse a opera di Ubs domenica scorsa e i vari fallimenti bancari negli Usa, è ormai alle stelle. Ne beneficiano i titoli di Stato, che segnano un deciso calo dei rendimenti, al 4,01% in chiusura per il Btp decennale, che nel corso della seduta è sceso sotto il 4%. Lo spread sul Bund sale invece a 189 punti base.