Il 6 maggio Hope Cristian Music Festival, Woodstock musica cristiana per la Pace
Roma, 3 mar. (askanews) – Il Festival del Cinema “Marateale” e “Stardust Lab”, l’Academy del Cinema del Gruppo Stardust, media agency europea più autorevole, con oltre 15 miliardi di visualizzazioni all’anno sui social network, saranno partners del Festival della Canzone Cristiana che si terrà, il 6 maggio 2023, a Leopoli, in Ucraina, assumendo la denominazione”Hope Cristian Music Festival Leopoli 2023″.
Il Festival è organizzato dal Cantautore Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival, coadiuvato dal giornalista Biagio Maimone, dall’Associazione Galleria San Babila di Francesco Colucci, dalla Fondazione Hope Ukraine ETS, citata nella denominazione della stessa manifestazione, il cui Presidente è il Dottor Marco Toson.
Nicola Timpone, Fondatore del “Marateale”, lo ha annunciato a Fabrizio Venturi e a Biagio Maimone, mediante una lettera, dalla quale si evince un evidente entusiasmo: “Sono lieto di comunicare che saremo in Ucraina, a Leopoli, il 6 maggio 2023, io e la Presidente del Marateale, Antonella Caramia, per sostenere con il nostro Festival del Cinema la missione musicale cristiana per la Pace, fieri di offrire il nostro contributo affinché si possa dire basta a questa guerra sanguinaria attraverso la cultura, vera arma che unisce i popoli”.
Il Marateale – Premio Internazionale Basilicata XIV Edizione – ogni anno, vede, nella splendida cornice di Maratea, definita “La Perla del Tirreno”, la partecipazione di numerosi attori e keyplayers, molto famosi nel mondo del cinema, i quali scelgono la città di Maratea per presentare i loro film più recenti e, soprattutto, per condividere la loro esperienza attraverso masterclass molto seguite. Il “Marateale” si può definire uno dei più importanti Festival del Cinema a livello internazionale. “Siamo orgogliosi di poter partecipare a questa iniziativa finalizzata alla pace. Stardust si prefigge la missione di veicolare messaggi di civiltà e di solidarietà in tutto il mondo” ha dichiarato il Presidente della Stardust Simone Giacomini, sottolineando anche: “Milioni di persone seguono i nostri contenuti, quotidianamente, finalizzati ad arricchire la cultura umana, la formazione e la sensibilizzazione della popolazione. Ciò rende possibile, pertanto, offrire un contributo notevole alla diffusione della cultura della pace”. Lo slogan della media agency è “People are media”. Partendo da tale intuizione, nel maggio del 2020, Simone Giacomini, insieme ad Antonino Maira, Alan Tonetti e Fabrizio Ferraguzzo, hanno fondato Stardust, l’innovativa media agency, che ha saputo industrializzare l’influencer marketing, crescendo rapidamente fino a costituire una realtà solida e riconosciuta. La mission di Stardust è connettere Brands, Musica e Talenti con grandi audience, attraverso l’uso di contenuti innovativi e di uno straordinario livello di engagement. Stardust, attualmente, produce 1 milione di contenuti originali all’anno, grazie al coinvolgimento di oltre 500 creator, influencer e ambassador, con una fanbase di oltre 190 milioni, la cui attività genera oltre 17 miliardi di visualizzazioni cross-Platform e 40 milioni di ore in watch time. Si tratta di un vero e proprio media, che unisce un’audience di milioni di persone. Può dirsi una rivoluzione nel modo di intendere l’influencer marketing e la comunicazione. “Abbiamo già iniziato i lavori per la realizzazione della nostra missione musicale cristiana per la Pace, che il 6 maggio 2023 vedrà Leopoli diventare la ‘Woodstock’ della musica cristiana. Chi canta prega due volte ha scritto Sant’Agostino e noi riponiamo fiducia nel potere della preghiera, che sarà rivolta al cuore di chi deve fermare la guerra per dar vita alla Pace. Sono contento dell’ingresso del Marateale e della Stardust Lab nel nostro progetto di amore e di pace, convinto che l’unione amplifica, ancor più, il nostro grido di Speranza. Il popolo ucraino è martoriato dalla guerra e il nostro Festival vuole contribuire a fermare definitivamente il genocidio di infinite persone innocenti dell’una e dell’altra sponda. La Speranza, com’è indicato nel titolo del Festival, guida la visione cristiana della vita ed è la Speranza che costituisce la forza che ci dirige nell’intraprendere la nostra missione a favore della Pace. Non vi è Speranza che sia tradita per noi cristiani e, certamente, non sarà tradita la Speranza di veicolare un messaggio che possa essere concretamente realizzato. Tantissime persone, cristiane e non, provenienti da tutte le parti del mondo, confluiranno in Ucraina per partecipare al Festival. L’iniziativa darà vita ad una catena umana senza precedenti” ha dichiarato Fabrizio Venturi, il quale ha aggiunto: “Saliranno sul palco artisti ucraini e artisti di tutti i Paesi del mondo, artisti di musica cristiana e artisti di altri generi musicali, di fama internazionale, i quali inneggeranno alla Pace, con voce alta e fede profonda, a tal punto da catturare, con il loro messaggio di amore, il cuore di Putin. Porteremo le armi della Fede e dell’Amore di Dio, le uniche armi in nostro possesso. A Leopoli si svolgerà un evento paragonabile al concerto di Woodstock del 1969. Anzi, Leopoli sarà la Woodstock della Pace. Sotto le bombe canteremo la lode a Dio e la Pace si diffonderà in Ucraina e nel cuore dei suoi avversari! Sarà un canto di gioia mai udito finora perché pervaso dall’Amore, che sconfiggerà, ancora una volta, quel rancore senza motivi che nuoce a entrambi i territori, ucraino e russo, ed anche, conseguentemente, all’intera umanità”. L’Associazione Galleria San Babila di Milano che, attraverso l’arte, diffonde messaggi finalizzati a spronare la coscienza umana alla ricerca della bellezza estetica, che è la fonte primigenia della bellezza interiore, ha deciso di partecipare in quanto Associazione partner, al fine di portare il messaggio della Pace anche mediante le esposizioni dei suoi artisti. “Under the bomb”, questo è lo slogan. “L’arte è la forma più evoluta della bellezza, che racchiude in se l’armonia perfetta e dall’armonia non vi è dubbio che possa sostenere la Pace. ‘Pace agli Uomini di Buona Volontà’ canteremo in coro. Il connubio con la musica cristiana, che innalza la sua lode a Dio, consente alla dimensione artistica di elevare lo spirito verso mete supreme, che conducono oltre la crudeltà della guerra” ha dichiarato Francesco Colucci.
“La canzone cristiana non si ferma davanti agli ostacoli e aspira a raggiungere i luoghi più impervi, in cui la parola “Amore”, se pronunciata con convinzione, con cuore puro e sincero, farà nascere una nuova Amicizia, allietata da nuove speranze. La guerra finirà perché al suo posto vi sarà l’Amore e solo l’Amore” ha concluso Biagio Maimone.