Gli investitori hanno riconosciuto l’ottima qualità del credito Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo ha emesso con successo 2 mld di euro di obbligazioni dual tranche sul mercato istituzionale, con un portafoglio ordini di 5 mld di euro.
Nel dettaglio, informa una nota, si tratta di titoli Senior Preferred da emettere in due tranche (entrambe con scadenza 16 aprile 2024), di cui 1 mld di euro a tasso variabile a tre anni a un livello equivalente all’Euribor a tre mesi +60 punti base e 1 mld di euro a tasso fisso mid-swap a tasso fisso a 6,5 anni in formato green a un livello equivalente a +107 punti base.
Alessandro Lolli, Deputy Cfo e responsabile Group Treasury e Capital Management, ha sottolineato che “gli investitori hanno ribadito l’eccellente qualità del credito di Intesa Sanpaolo e hanno mostrato un forte interesse per entrambe le scadenze”. La tranche in formato green riconferma l’impegno costante del Gruppo, a partire dal 2017, a sostenere la transizione ESG.
L’operazione ha raggiunto un picco record nel portafoglio ordini di titoli Senior Preferred denominati in euro di Intesa Sanpaolo, con 420 ordini per un totale di 6,3 mld di euro. È stata anche la scadenza più lunga dal 2018 e la più grande emissione a tasso variabile di titoli Senior Preferred dall’agosto 2023.
La distribuzione del portafoglio ordini ha evidenziato 151 investitori nella tranche triennale (76% Fund Managers, 19% Banks e Private Banks, 2% Hedge Funds e 2% Assicurazioni e Fondi Pensione). In termini di distribuzione area geografica, il 27% proviene dalla Francia, il 22% dalla Germania, il 21% Italia, l’11% dal Regno Unito/Irlanda, il 7% da Spagna e Portogallo, il 3% dalla Danimarca e il 2% dall’Austria.
Per la tranche a 6,5 anni, 161 investitori (il 65% di Fund Managers, il 25% di Assicurazioni e Fondi Pensione, il 4% di Hedge Funds ed il 4% di Banks e Private Banks), con il 27% dalla Francia, il 18% da Regno Unito e Irlanda, il 14% dalla Germania, il 14% dall’Italia, il 13% dal Benelux, il 10% dai Paesi nordici e l’1% da Austria e Svizzera. Gli ordini congiunti hanno mostrato granularità. Oltre l’85% degli investitori ESG dedicati ha partecipato alla tranche a 6,5 anni.
Le banche che hanno partecipato all’aumento di capitale come Joint Book Runner sono state, oltre alla Divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo, Bbva, BofA Securities, Commerzbank, Goldman Sachs International, Morgan Stanley, NatWest Markets e UniCredit.
Giovanni Lombardi Stronati