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Divulga: con accordo Onu oltre 20 mln tonnellate di cibo nel mondo

2,5 mln tonnellate di prodotti agricoli e alimentari nell’Area Mena

Milano, 23 feb. (askanews) – L’accordo Onu sul grano siglato a luglio a Istanbul tra Russia e Ucraina, prorogato per altri quattro mesi nel mese di novembre, ha garantito fino ad ora oltre 20 milioni di tonnellate di prodotti agricoli e alimentari sui mercati mondiali. È quanto afferma il Centro studi Divulga in occasione della pubblicazione del report “Un anno di guerra” con l’analisi delle ripercussioni del conflitto su alcuni settori importanti dell’economia del Paese.

Di questi, oltre 9 milioni (46%) di tonnellate è mais, seguito da 5,7milioni di tonnellate di frumento (29%) e da oltre 1 milione di tonnellate di olio di girasole (6%). Grazie a “Black sea grain initiative” è stata scongiurata la crisi alimentare che avrebbe potuto destabilizzare aree, come il Medio Oriente e il Nord Africa, fortemente dipendenti dalle importazioni dai Paesi in guerra.

Prima dello scoppio del conflitto, infatti, la dipendenza di queste aree dalle importazioni russe e ucraine toccava il 44% per i cereali, 50% per l’olio di girasole, 21% per il mais e il 45% per l’orzo. Lo sblocco dei porti del Mar Nero con l’accordo di Istanbul ha garantito oltre 9 milioni di tonnellate di prodotti nei Paesi in via di sviluppo. In particolare, sono 2,5 milioni le tonnellate di prodotti agricoli e alimentari giunte nei Paesi dell’Area Mena (Medio Oriente e Africa del nord) con l’Egitto che rappresenta il principale beneficiario (710 mila tonnellate), seguito da Tunisia (481mila tonnellate) e Libia (410mila tonnellate). Una boccata d’ossigeno, in particolare, per l’Egitto che importa il 70% dei cereali dai porti del Mar Nero, il Libano che ne dipende per il 75% e lo Yemen con poco meno del 50%. La situazione non è molto diversa in Libia, Tunisia e Giordania.

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