domenica, Giugno 15, 2025

News e Investimenti

Breaking News

Emily in Paris 5,...

(Adnkronos) - "Se farò parte del cast di Emily in Paris 5?...

Mediobanca convoca cda straordinario,...

(Adnkronos) - Mediobanca convoca per oggi il cda per valutare se sia...

Pd, Follini: “E’ prigioniero...

(Adnkronos) - '“Così andiamo a sbattere”. Ci voleva il garbo di un...

Atp Stoccarda, oggi la...

(Adnkronos) - Ultimo atto dell'Atp di Stoccarda. Oggi, domenica 15 giugno, si...
HomeNewsCommercialisti, agli “Stati...

Commercialisti, agli “Stati Generali” ascolto negato, confronto escluso

Dura denuncia di Anc nei confronti del presidente nazionale della categoria

“Doveva essere un momento di confronto. È diventato l’ennesimo evento a porte chiuse. Gli Stati Generali dei Commercialisti si confermano una vetrina costruita su misura per il presidente del Consiglio Nazionale, senza alcun spazio reale per la pluralità, il dibattito o il contributo dei tanti che ogni giorno tengono in piedi la professione”. Lo rende noto Marco Cuchel (nella foto), presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti.

ANC denuncia l’assenza totale di confronto: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria; nessuno spazio per le Casse di previdenza; nessuna voce concede agli iscritti.

Un modello chiuso, verticistico, autoreferenziale che si ripete identico a sé stesso, mentre si continua a parlare — con sorprendente disinvoltura — di riforma dell’art. 25 del D.Lgs. n. 139/2005.

Riforma “per la partecipazione”, ma solo sulla carta. Emblematica, poi, la scelta di organizzare una sessione riservata a presidenti e consiglieri degli Ordini, ‘blindata’ e sottratta al dibattito pubblico.

Il confronto si fa tra pari, non tra invitati selezionati. Questa impostazione non è modernità: è gestione elitaria di una professione che ha bisogno di apertura, non di cerimonie.

Inaccettabile, infine, l’assenza totale di rappresentanza femminile tra i relatori. Nel 2025, all’interno di un evento che pretende di parlare di futuro, questo non è solo un errore: è un segnale. E ANC lo legge chiaramente: c’è chi intende fermare, o ignorare, il cammino verso la parità di genere.

Per ANC, questa non è solo un’occasione mancata. È la conferma di un modello che non rappresenta la categoria, ma ne ostacola la crescita.

ANC continuerà a battersi per una professione costruita dal basso, fondata su: partecipazione reale, trasparenza dei processi e ascolto delle voci critiche.

Perché senza confronto, non c’è futuro. E senza futuro condiviso, non c’è professione che tenga.

Correlati

Perché si parla dello Stretto di Hormuz

ROMA - Il riaccendersi del conflitto tra Israele e Iran ha riportato sotto i riflettori uno dei punti più strategici e vulnerabili del commercio globale: lo Stretto di Hormuz. Questa sottile via d'acqua, larga appena 30 chilometri nel suo...

Biennale Teatro, il talento di Ursina Lardi: attrice Leone d’argento

Protagonista de "La veggente" di Milo Rau: da reporter a vittimaVenezia, 15 giu. (askanews) - Una fotografa di guerra che vive a contatto con l'orrore e lo racconta e sembra invulnerabile. Fino a quando la violenza del mondo non...

Emily in Paris 5, Rupert Everett: “Non ci sarò, sono stato fatto fuori”

(Adnkronos) - "Se farò parte del cast di Emily in Paris 5? No, non ci sarò, ho litigato. Sono molto dispiaciuto per questo, sfortunatamente non ne farò parte”. A spiegare la propria assenza nell’attesissima quinta stagione della fortunata...