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Biden: “Stop fact-checking Meta? Vergognoso, verità conta”

(Adnkronos) – “Dire la verità è importante”. E “l’idea che miliardari” possano dire “da questo momento non dobbiamo controllare nulla, penso sia davvero vergognoso”. Il presidente americano Joe Biden ha commentato così nelle scorse ore con i giornalisti la decisione di Meta, “l’idea di allontanarsi dal fact checking”. 

Come annunciato nei giorni scorsi dal numero uno Meta, Mark Zuckerberg, Facebook e Instagram dicono quindi addio al fact checking seguendo il modello di X, il social di Elon Musk.  

La svolta di Meta conferma la linea ‘friendly’ nei confronti del nuovo presidente degli Stati Uniti, consolidata con la nomina del repubblicano Joel Kaplan come Chief of Global Affairs di Meta e con l’inserimento di Dana White nel Cda: il numero 1 dell’UFC è sempre stato un ‘trumpiano’ doc e dopo il trionfo del presidente nelle elezioni del 5 novembre ha avuto anche l’onore di salire sul palco nella festa post-voto. 

Zuckerberg, che donerà 1 milione di dollari al fondo per l’insediamento di Trump, ha annunciato l’accantonamento dei fact checker con un video sul proprio profilo: “C’è troppa censura”. “Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre policy e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme”, spiegava.  

“Nello specifico, ci libereremo dei fact checker e li sostituiremo con Community Notes simili a X, a partire dagli Stati Uniti. Abbiamo costruito sistemi complessi per moderare i contenuti. Il problema è che i sistemi complessi commettono errori e se accidentalmente censurano l’1% dei post, si tratta comunque di milioni di persone. Siamo arrivati al punto in cui c’è troppa censura e ci sono troppi errori”, le parole del ceo. 

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