VENEZIA – Vede una rissa tra un gruppo di giovani nel cortile della scuola, chiaramente non studenti, e una professoressa interviene per tentare di calmare gli animi ed allontanarli. Le parole non bastano, allora prova a scattare delle foto con il cellulare e usare l’arma di una possibile segnalazione alle autorità: segue la reazione violenta di uno degli aggressori che spinge violentemente la donna e le fa cadere per terra il cellulare. La donna è spaventata ma fortunatamente illesa: si decide poi a sporgere querela per l’accaduto. È successo ieri, 23 aprile, intorno alle 12 a Padova, nel cortile di una scuola secondaria di primo grado nel quartiere Arcella, in via Lippi.
I FATTI
La telefonata al 113 di un passante che ha assistito alla scena ha portato all’intervento immediato degli agenti di polizia della Volante che, grazie anche alle indicazioni dell’insegnate aggredita, sono poi riusciti a e risalire a uno dei ragazzi del gruppo: in una strada vicina è stato indentificato un 18 enne tunisino, già denunciato per un’aggressione con coltello lo scorso febbraio, e risultato irregolare sul territorio nazionale. Mentre proprio ieri il 18enne con due connazionali, oltre ad aver spintonato la donna, ha aggredito e ferito con coltello un cittadino albanese. Fermato, il ragazzo è stato portato al Cpr di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), in attesa dell’allontanamento dal Paese, con decreto di espulsione del Questore Marco Odorisio. Sempre per l’episodio all’Arcella sono in corso accertamenti al fine di identificare gli altri componenti del gruppo.
ZAIA: “INACCETTABILE AGGRESSIONE A CHI DIFENDE LA SCUOLA”
Sulla vicenda interviene il governatore del Veneto Luca Zaia: “L’aggressione fisica di un’insegnante mentre fa il suo lavoro di educatrice difendendo la scuola da comportamenti violenti di un gruppo di giovani, è un fatto inaccettabile e inammissibile”, è la sua condanna. “L’intervento della volante della Polizia di Stato ha consentito l’identificazione di un 18enne straniero e irregolare, già denunciato in passato per comportamenti violenti, per il quale il questore di Padova ha già emesso un provvedimento di espulsione, ma resta l’amarezza per una situazione non più accettabile”, prosegue. “Gli insegnati così come i sanitari, mentre svolgono la loro rilevante funzione sociale stanno diventando bersaglio di violenze incomprensibili; non possiamo permetterlo- sottolinea- È necessario contrastare questi fenomeni in ogni modo a cominciare da pene proporzionate ad ogni specifico fatto ma certe”. Infine, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime solidarietà per la docente e ringrazia le forze dell’ordine intervenute che “confermano quotidianamente il loro impegno a difesa dei cittadini e della legalità”.
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