venerdì, Novembre 14, 2025

News e Investimenti

Breaking News

Freddo polare e pioggia,...

(Adnkronos) - Temperature in picchiata e piogge su mezza Italia. Dopo giorni...

Cina-Giappone, sale la tensione:...

(Adnkronos) - Sale la tensione tra Cina e Giappone. Pechino ha convocato...

Fabrizio Moro: “Fare dischi?...

(Adnkronos) - Per Fabrizio Moro fare dischi è da sempre una prova...

Latin Grammy, trionfa Bad...

(Adnkronos) - Bad Bunny è stato il protagonista assoluto della 26ª edizione...
HomePoliticaA Cagliari scontri...

A Cagliari scontri al corteo neofascista, montano le polemiche

CAGLIARI – Dopo le tensioni in piazza, a Cagliari scoppia la polemica politica. A poco meno di 48 ore dal raduno nel capoluogo sardo dell’associazione di giovani d’ispirazione neofascista “Blocco studentesco”- contrastato dalla manifestazione di antifascisti e sfociata in lanci di fumogeni e utilizzo di idranti da parte delle forze dell’ordine- volano gli stracci tra centrodestra, centrosinistra e sindacati, e partono minacce di querela. A parlare di azioni legali è il sindaco di Cagliari, e presidente dei Progressisti, Massimo Zedda, che in una dura nota si scaglia oggi contro il segretario della Ugl locale, Andrea Geraldo, che ieri aveva stigmatizzato la decisione degli stessi Progressisti, e di Cgil e Anpi, di appoggiare la contromanifestazione antifascista: “Condanniamo con fermezza l’istigazione alla violenza da parte delle istituzioni locali e dei sindacati- le parole di Geraldo- che hanno trasformato una manifestazione di cittadini in un terreno di scontro e tensione. È inaccettabile che si definiscano fascisti ed estremisti dei giovani che, pacificamente e nel rispetto delle leggi, hanno voluto far sentire la loro voce”.

Da qui la replica di Zedda, ribadendo quanto aveva già espresso in occasione della manifestazione: “La libertà di espressione e il diritto a manifestare lo si è ottenuto nel ’45 quando hanno prevalso la libertà e la democrazia- scrive il sindaco-. Se avessero vinto loro, i fascisti, saremmo in carcere, da innocenti, se non peggio, nei campi di concentramento”. I provocatori e gli atti violenti, spiega Zedda, “vanno sempre stigmatizzati e condannati. Come queste parole, le uniche da me rilasciate, possano incitare alla violenza, lo sa solo il segretario dell’Ugl Cagliari. Riguardo alle sue gravissime affermazioni, non appena possibile, con il mio difensore introdurremo le iniziative giudiziarie ritenute più opportune”. Zedda dovrà però anche rispondere a un’interrogazione urgente depositata da Roberto Mura, consigliere comunale d’opposizione: “Il sindaco di Cagliari è il presidente del partito dei Progressisti che ha aderito alla manifestazione non autorizzata- argomenta Mura- che ha generato scontri con la polizia e un generale stato di insicurezza in città. Trovo che sia gravissimo che chi governa la città aderisca ufficialmente a manifestazioni che mettono in pericolo la sicurezza e l’ordine pubblico”.

Il sindaco, si legge quindi nell’interrogazione, “in quanto rappresentante dell’intera comunità cittadina e garante dell’ordine pubblico in ambito comunale, è tenuto a mantenere una posizione di equilibrio e rispetto verso le istituzioni dello Stato. La partecipazione, anche indiretta, a iniziative non autorizzate può costituire un precedente pericoloso, compromettendo l’immagine della città e la credibilità dell’amministrazione”. All’attacco di Zedda anche il deputato di FdI, Salvatore Deidda, per cui è grave “che il partito del sindaco di Cagliari abbia aderito alla manifestazione degenerata contro le forze dell’ordine. Ci chiediamo: c’erano consiglieri comunali di maggioranza durante l’attacco alle forze dell’ordine?”. Il sindaco e la maggioranza, prosegue il parlamentare “devono condannare in modo netto e inequivocabile queste forme di violenza che stanno esasperando la nostra città. Cagliari merita rispetto e sicurezza”. Sempre per FdI il commento di Corrado Meloni, consigliere regionale: “Vi chiamate ‘progressisti’, eppure avete un culto monomaniacale del passato che non passa- solo nelle vostre teste- dimostrando all’opinione pubblica che siete dei morti viventi con una intrinseca incapacità di capire il presente, figuriamoci di costruire il futuro. Sinistrati col torcicollo, con la perenne nostalgia della guerra civile, pensate di poter decidere nei vostri circoletti chi possa parlare o manifestare, pretendendo di sostituirvi alle norme e alla polizia”. Per fortuna, rimarca, “a Cagliari c’è chi la legge la applica e la fa rispettare, con equilibrio e determinazione: alle forze dell’ordine la nostra gratitudine e solidarietà”.

CONTRATTACCO UGL: PER SINDACO DEMOCRAZIA A CORRENTE ALTERNATA

“Invitiamo il sindaco di Cagliari a
concentrare le sue energie sulle reali problematiche della città
e dei lavoratori, piuttosto che sulle querele. E a riflettere sul
fatto che la tolleranza e l’azione pacifica debbano essere un
requisito universale, specialmente per chi si erge a paladino
della memoria storica e della democrazia”. Così il segretario
dell’Ugl Cagliari, Andrea Geraldo, replica al sindaco del
capoluogo sardo, Massimo Zedda, dopo il comunicato in cui il
leader dei Progressisti annuncia querela contro il sindacato che
aveva contestato l’appoggio del partito alla contromanifestazione
organizzata sabato scorso in occasione del raduno di Blocco
studentesco. “Condanniamo con fermezza l’istigazione alla
violenza da parte delle istituzioni locali e dei sindacati, che
hanno trasformato una manifestazione di cittadini in un terreno
di scontro e tensione”, le parole di Geraldo. Dura la replica di
Zedda: “I provocatori e gli atti violenti vanno sempre
stigmatizzati e condannati. Come queste parole, le uniche da me
rilasciate, possano incitare alla violenza, lo sa solo il
segretario dell’Ugl Cagliari. Riguardo alle sue gravissime
affermazioni, non appena possibile, con il mio difensore
introdurremo le iniziative giudiziarie ritenute più opportune”.
Da qui la controreplica del sindacalista: “Pur non essendo
certo l’occasione più lieta, mi dichiaro parzialmente
soddisfatto: finalmente, dopo innumerevoli appelli inascoltati su
temi cruciali per i lavoratori e la città, il sindaco Zedda ha
trovato il tempo di convocare la Ugl, seppur indirettamente e per
una potenziale querela. È un progresso, benché agrodolce”.

Il sindacato, prosegue, “intende
ribadire con fermezza il concetto di responsabilità
istituzionale. Chi ricopre un ruolo politico di primo piano, come
quello di sindaco, o sindacale, ha il dovere di misurare ogni
parola, specialmente quando si invita alla mobilitazione per
‘disturbare’ eventi che, pur potendo suscitare preoccupazioni
ideologiche, si svolgono con regolare autorizzazione e
pacificamente”. Per Geraldo quando un sindaco o un leader di
partito, “al pari di un segretario sindacale o di qualsiasi
associazione che raggruppa innumerevoli tesserati, esorta a
‘scendere in piazza al fianco degli antifa’ per contrastare una
manifestazione autorizzata, la sua preoccupazione per la
‘minaccia alla democrazia’ rischia di apparire quanto meno
contraddittoria”. L’unica minaccia alla democrazia “è
l’accompagnamento di una potenziale contromanifestazione non
autorizzata e l’implicito avallo a turbare l’ordine pubblico,
contro dei giovani che a Cagliari hanno sempre manifestato con
correttezza e nel rispetto delle regole”. Geraldo ricorda poi
come “a fronte dell’invito a ‘contrastare’ manifestazioni di
destra, Cagliari ha di recente assistito a manifestazioni di
segno opposto, seppur lecite, caratterizzate da atti vandalici e
imbrattamenti contro edifici storici e la sede di un partito
politico, Fratelli d’Italia”. Per il sindacalista “il silenzio
assordante del sindaco di fronte a questi atti di vandalismo, che
ledono il patrimonio della nostra città e la libertà di
espressione altrui, parla più di mille parole sulla sua effettiva
posizione e sulla sua selettiva indignazione. Tali atti
andrebbero stigmatizzati immediatamente e con pari veemenza da un
primo cittadino, non solo quando la minoranza o un sindacato ne
richiamano la doverosa presa di distanza”.
(Api/ Dire)

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

Correlati

Christopher Rufo e i giovani Trumpiani con la voglia di menar le mani

ROMA - Sono giovani, religiosi a modo loro e si sono completamente consegnati al loro idolo: il presidente Donald Trump. Si sono votati alla causa, quella di sconfiggere la cultura di sinistra che, secondo loro, ha inquinato e sta...

Le prime pagine di giovedì 6 novembre 2025

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l'indirizzo https://www.dire.it

Sangiuliano come Trump con il cappellino rosso e la scritta “Make Naples great again”

Foto dal profilo Instagram di Sangiuliano ROMA - Cappellino rosso - lo stesso indossato da Donald Tump in più occasioni - ma questa volta con la scritta "Make Naples great again": ad indossarlo è stato Gennaro Sangiuliano durante alcuni incontri...